Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

«Olimpio Fusco» (1900-10 ca), di John Singer Sargent. National Gallery of Art

Image

«Olimpio Fusco» (1900-10 ca), di John Singer Sargent. National Gallery of Art

Sargent a carboncino

Alla Morgan Library una selezione del «ritrattista più importante della sua generazione»

Viviana Bucarelli

Leggi i suoi articoli

È stato il ritrattista degli avi di Churchill e dei Guggenheim e, in generale, dell’aristocrazia, del bel mondo, della politica, della società più illustre e dell’arte d’Europa e Stati Uniti di epoca edoardiana.

John Singer Sargent (1856-1925) era nato a Firenze da genitori americani e per tutta la vita visse a metà tra i due continenti. Considerato «il ritrattista più importante della sua generazione» aveva una tecnica raffinatissima, la capacità di cogliere la psicologia del soggetto del ritratto con poche linee e tocchi di pittura, e un’abilità unica nell’uso del chiaroscuro.

Maestro della pittura a olio, si cimentò anche con il carboncino per soddisfare un buon numero di commissioni. A questa parte della sua produzione, fondamentale per la conoscenza completa dell’opera dell’artista, ma meno conosciuta al grande pubblico, la Morgan Library and Museum di New York, insieme alla Smithsonian’s National Portrait Gallery di Washington, dedica ora, dal 4 ottobre al 12 gennaio, la mostra «John Singer Sargent: Ritratti a carboncino», comprendente una selezione di opere da collezioni pubbliche e private europee e statunitensi.

«Olimpio Fusco» (1900-10 ca), di John Singer Sargent. National Gallery of Art

Viviana Bucarelli, 04 ottobre 2019 | © Riproduzione riservata

Sargent a carboncino | Viviana Bucarelli

Sargent a carboncino | Viviana Bucarelli