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Psiche e le formiche

Stefano Luppi

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Il MaGra, il piccolo museo d’arte contemporanea di Granara ricavato in una cappella in aperta campagna, ospita fino al 20 marzo «Letargo» di Sabrina Mezzaqui (Bologna, 1964), una mostra in cui l’artista bolognese riflette sul paesaggio appenninico in cui è immersa la sede espositiva.

La Mezzaqui, per l’occasione, ha elaborato la sua installazione a partire da una domanda: «Come predisporsi al letargo in attesa della primavera?». L’artista ha consultato l’antico Libro dei mutamenti, testo classico orientale che ha visto la luce prima della nascita dell’Impero cinese, e ha formulato la sua opera sulle parole chiave «arresto», «diminuzione» e «frantumazione».

L’opera finale consiste nel posizionamento di due ciotole rosse con all’interno semi di papavero e altre granaglie varie, le stesse che, secondo la versione di Apuleio, Psiche avrebbe suddiviso in mucchietti con l’aiuto inaspettato di alcune formiche, superando così una delle prove impostele da Afrodite.

Il MaGra si trova in un contesto particolare, all’interno del villaggio ecologico di Granara, ed è attivo grazie agli artisti Chiara Camoni, Luca Bertolo e Alessandra Andrini. L’attività della struttura sostanzialmente «intercetta» la realtà circostante e la integra attraverso progetti artistici e laboratori, suddivisi nel periodo caldo e in quello freddo dell’anno.

Stefano Luppi, 10 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

Psiche e le formiche | Stefano Luppi

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