Chi meglio di Leonardo da Vinci può farsi ambasciatore del «genio italiano»? Di quel mix di visione, sogno, gusto, cultura e senso pratico che contraddistingue il «made in Italy» in tutte le sue manifestazioni? Ecco perché Confindustria, nell’ambito di «Confindustria nel mondo», che dopo Kiev e Singapore apre una sede a Washington, ha chiesto al direttore della Pinacoteca Ambrosiana, monsignor Alberto Rocca, di realizzare una mostra di disegni e progetti di Leonardo tratti dal Codice Atlantico, conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
Il curatore ne ha scelti dodici e li ha riuniti in «Imagining The Future. Leonardo da Vinci: in The Mind Of An Italian Genius», fino al 20 agosto alla Martin Luther King JR Memorial Library. Le dodici tavole, esposte per la prima volta negli Stati Uniti, attengono agli studi di Leonardo sui moteplici ambiti a cui si applicò, nella sua ansia di conoscenza e sperimentazione: le stesse premesse sottese al migliore spirito imprenditoriale, in un’ottica di crescita economica, sociale e civile.
Al fianco di Confindustria, per la mostra, sono Intesa Sanpaolo, 24 Ore Cultura, Dolce&Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia. Mentre, per i più piccoli, il Carnegie Science Center ha realizzato una mostra interattiva intorno ad alcuni dei progetti vinciani.