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Un centinaio di opere di quarant'anni di attività dell'artista al Museo Cantonale di Losanna
- Bianca Bozzeda
- 08 ottobre 2020
- 00’minuti di lettura


«Moon on Crutches» (2002) di Kiki Smith. Foto di Ellen Page Wilson. © Kiki Smith. Cortesia di Pace Gallery
La passione per il corpo di Kiki Smith
Un centinaio di opere di quarant'anni di attività dell'artista al Museo Cantonale di Losanna
- Bianca Bozzeda
- 08 ottobre 2020
- 00’minuti di lettura
Bianca Bozzeda
Leggi i suoi articoliDopo oltre trent’anni dalla monografica allestita nel 1990 presso il Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra, la Svizzera torna ad accogliere una personale di Kiki Smith (1954). Il Museo Cantonale di Belle Arti di Losanna, recentemente trasferitosi in una nuova sede della città, ripercorre quattro decenni dell’opera dell’artista americana attraverso un centinaio di opere, alcune delle quali sono esposte in Europa per la prima volta.
Dal 9 ottobre al 10 gennaio, la mostra «Hearing you with my eyes» (Sentirti con i miei occhi) presenta l’opera di Kiki Smith dal punto di vista della percezione sensoriale, uno dei temi centrali del suo lavoro.
L’artista si interessa al tema del corpo dagli anni Ottanta, soffermandosi sui suoi significati simbolici e sul suo ruolo nello spazio sociale. La passione per il corpo, approfondita sia dal punto di vista anatomico sia da quello politico, spinge Kiki Smith a dare vita a un insieme di personaggi ricorrenti nel proprio linguaggio figurativo.
Queste figure, quasi tutte femminili e molte delle quali riportano i tratti dell’artista stessa, popolano le sue creazioni e conferiscono al suo lavoro un aspetto narrativo. Ne scaturisce un universo militante dai tratti fiabeschi, dove la forza creatrice della Natura si manifesta sotto forma di una continua metamorfosi, che attraversa il regno animale, vegetale e astrale.
Per Kiki Smith i sensi sono un mezzo di conoscenza: non è un caso che la sua ricerca espressiva si soffermi sulla matericità delle creazioni, costellate da componenti cartacei, scultorei e tessili che rievocano epidermidi e membrane corporee. In occasione della mostra presso il Museo Cantonale di Belle Arti, fino al 31 ottobre l’antenna ginevrina della newyorkese Pace Gallery presenta le opere dell’artista nell’esposizione «Kiki Smith. Light».

«Moon on Crutches» (2002) di Kiki Smith. Foto di Ellen Page Wilson. © Kiki Smith. Cortesia di Pace Gallery