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- Chiara Coronelli
- 10 ottobre 2016
- 00’minuti di lettura


Il Canada formato Hasselblad
- Chiara Coronelli
- 10 ottobre 2016
- 00’minuti di lettura
Chiara Coronelli
Leggi i suoi articoliVincitore dell’Hasselblad Award 2016, è a Stan Douglas che quest’anno viene dedicata la mostra allestita all’Hasselblad Center a partire dal 16 ottobre e fino al 29 gennaio. Canadese, nato nel 1960, Douglas è tra gli esponenti della cosiddetta Scuola di Vancouver cresciuta intorno a Jeff Wall, Ian Wallace, Rodney Graham, dove la fotografia viene utilizzata come mezzo di indagine intellettuale, poi tradotta in scenari di grande impatto.
Artista trasversale, che si muove tra fotografia, video, film, arte performativa e messa in scena, Douglas pone al centro della sua opera «un forte interesse sociale e l’impegno per questioni come la razza, il gender, l’identità e le politiche postcoloniali», che coniuga con l’indagine continua intorno all’ambiguità del linguaggio, alla costruzione di stereotipi e ai rischi della comunicazione mediatica.
L’antologica include lavori dalle ricostruzioni immaginarie di «Midcentury Studio» del 2010 (nella foto, «Midcentury Studio, Dice») e «Disco Angola» del 2012, oltre a una selezione dai più recenti «Corrupt Files», «Night» e «DCTs», e all’infilata monumentale di «Every Building on 100 West Hastings», pezzo ormai storico del 2001. Il volume che accompagna la mostra è edito da Mack Books.