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«Coppia danzante», di Stephan Balkenhol © VG Bild-Kunst. Bonn 2020. Foto di Uwe Walter

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«Coppia danzante», di Stephan Balkenhol © VG Bild-Kunst. Bonn 2020. Foto di Uwe Walter

Gli assi dello scultore assiano

Stephan Balkenhol, tra gli ultimi scultori «classici», in mostra al Lehmbruck Museum

Francesca Petretto

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Il Lehmbruck Museum ospita fino al 24 maggio una personale di Stephan Balkenhol (Fritzlar, 1957), organizzata a quattro mani con lo scultore assiano. Finanziata dalla National-Bank AG e dal Ministero della Cultura e della Scienza del Land Renania-Settentrionale/Vestfalia, la mostra parte dalla prima metà degli anni Ottanta, a cui risalgono le prime sculture, e giunge fino ai giorni nostri, mettendo in luce i suoi punti di riferimento intellettuali e socio-culturali,

Balkenhol è uno scultore in senso classico: scolpisce le figure a tutto tondo o su rilievo partendo da tronchi di legno, usando mazzuolo, scalpello, sega e coltello. Non nasconde mai le tracce del lavoro manuale e le proprietà fisiche dei materiali, caratteristica fondamentale nella facies finale del lavoro compiuto. Le sue iconiche figure dell’uomo in camicia bianca e pantaloni neri lo hanno reso famoso oltre i confini nazionali e sono presenti in molte piazze europee.

Oltre alle opere «storiche», un highlight della mostra è costituito dalla serie inedita «Köpfen» (teste), realizzata appositamente. Figurano inoltre disegni, bozzetti e modelli in gesso ad approfondire il suo immaginario e il processo creativo. La rassegna è accompagnata da una pubblicazione monografica per Schirmer/Mosel (Monaco).

«Coppia danzante», di Stephan Balkenhol © VG Bild-Kunst. Bonn 2020. Foto di Uwe Walter

Francesca Petretto, 10 novembre 2020 | © Riproduzione riservata

Gli assi dello scultore assiano | Francesca Petretto

Gli assi dello scultore assiano | Francesca Petretto