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Veduta della mostra «Take my breath away». © Foto Nick Ash

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Veduta della mostra «Take my breath away». © Foto Nick Ash

Danh Vo illuminato da Noguchi

Al Mudam Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean l’artista vietnamita entra in dialogo con le opere del nippo-americano scomparso nel 1988

Luana De Micco

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Dall’11 dicembre al 19 settembre 2022, il Mudam Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean, presenta l’installazione «Isamu Noguchi/Danh Vo». Dahn Vo, classe 1975, l’ha ideata come prolungamento di due mostre, presentate nel 2018 a Hong Kong e a Copenaghen, in cui già l’artista traeva ispirazione dall’opera di Noguchi. Il lavoro di Danh Vo, fuggito dal Vietnam con la famiglia quando aveva quattro anni, si fonda sull’assemblaggio di oggetti della vita quotidiana recuperati che si caricano di simboli, in relazione stretta con lo spazio.

Spesso «accoglie» nelle sue installazioni anche i lavori di altri artisti. In questo caso crea un dialogo con le opere di Noguchi, scultore e designer statunitense di origini giapponesi, scomparso nel 1988. Sospese al soffitto del Pavillon del museo sono allestite delle lampade «Akari», la prima delle quali fu creata da Noguchi nel 1951 in carta di riso, ispirandosi alla tradizione giapponese, e poi rivisitata in più di cento famosissimi modelli.

Da parte sua, Danh Vo ha creato un’installazione vegetale, realizzata in collaborazione con i giardinieri del Lussemburgo a partire da piante endemiche, che per la sua stessa natura è destinata a mutare stagione dopo stagione. Scrive il museo: «Concepita come un’opera sensibile al passare del tempo, l’installazione fa della luce il suo punto focale, fonte di vita per le piante e fenomeno immateriale al quale le lampade di Noguchi conferiscono una forma scultorea».

Veduta della mostra «Take my breath away». © Foto Nick Ash

Luana De Micco, 10 dicembre 2021 | © Riproduzione riservata

Danh Vo illuminato da Noguchi | Luana De Micco

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