Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Dada e un futurista astratto

Image

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Sino al 27 febbraio 2017 nel Museo di Santa Giulia vanno in scena due mostre riunite sotto il titolo «Brescia 1916-2016: cento anni di avanguardie».

La rassegna principale, «Dada 1916. La nascita dell’antiarte» (catalogo SilvanaEditoriale), celebra il centenario della fondazione, a Zurigo, del movimento Dada. Questo omaggio al Dadaismo (il più cospicuo in Italia) presenta 270 opere e oggetti originali degli anni tra il 1916 e la fine degli anni Venti, creati da Hugo Ball, Tristan Tzara, Max Ernst, Marcel Duchamp, Man Ray, Francis Picabia, George Grosz, Otto Dix, Hans Arp, Hans Richter, Sophie Taüber-Arp, Paul Klee, Kurt Schwitters e altri, accostati a lavori di Julius Evola e a opere del Futurismo (di F.T. Marinetti, Balla, Depero, Prampolini e altri) e a opere metafisiche di de Chirico, De Pisis e Carrà.

La seconda mostra, «Romolo Romani 1884-1916. Sensazioni, figure, simboli», rende omaggio al Futurismo attraverso il lavoro di questo geniale artista, milanese di nascita ma bresciano d’adozione, di cui i Musei Civici conservano 60 opere. Amico di Boccioni, firmatario (poi pentito) della prima stesura del Manifesto dei pittori futuristi, Romani, la cui breve vita fu segnata dalla malattia mentale, grazie alla sua cultura simbolista e al suo interesse per il paranormale, arrivò a toccare l’astrazione, dando vita a opere sconvolgenti e profetiche. Intanto prende il via il catalogo generale dell’artista, promosso da Fondazione Brescia Musei e Comune.

Ada Masoero, 09 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

Dada e un futurista astratto | Ada Masoero

Dada e un futurista astratto | Ada Masoero