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Boltanski memoria e cronaca

Una mostra «diffusa» e un’antologica al MAMbo

Stefano Luppi

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«Anime. Di luogo in luogo», un programma espositivo avviato a giugno a cura di Danilo Eccher, prevede fino a novembre una serie di mostre dedicate a Christian Boltanski (Parigi 1944). Il percorso si articola in cinque «Billboards», immagini scelte dall’artista ed esposte in vari luoghi della città, in uno spettacolo al Teatro Arena del Sole, in un’installazione presso l’ex bunker polveriera del Giardino Lunetta Gamberini, in un progetto speciale all’interno dell’ex parcheggio Giuriolo e in una serie di appuntamenti al Museo per la Memoria di Ustica allestito dall’artista francese dieci anni fa. Il tutto ruota intorno a un’ampia antologica di Boltanski al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, in corso sino al 12 novembre.

La rassegna riunisce una ventina di installazioni collocate in modo da ripercorre la poetica dell’autore a partire dalla metà degli anni Ottanta fino al periodo più recente. Lungo le sale si alternano i temi che maggiormente hanno interessato Boltanski: il senso della scomparsa, il rapporto dialettico fra la vita e la morte, la fragilità della memoria e del ricordo, la sfida all’ineluttabilità dell’oblio, il senso di tragicità intrinseco alla storia.

Gli organizzatori (Comune di Bologna ed Emilia-Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con l’associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica e Regione Emilia-Romagna) collocano al centro del percorso la struttura labirintica dell’installazione ambientale «Regard-Eyes» che accosta una serie di immagini sfocate di volti anonimi, stampati in bianco e nero su un tessuto trasparente di grande formato, provenienti dall’archivio fotografico personale dell’artista. Anche in questo caso, al centro c’è una riflessione sulla memoria e sul trascorrere del tempo.

Un’altra opera importante è «Volver», una struttura piramidale alta oltre tre metri rivestita di coperte isotermiche dorate: il richiamo è alle drammatiche immagini dei primi soccorsi prestati negli innumerevoli casi di salvataggio di migranti nel canale di Sicilia.

Stefano Luppi, 12 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

Boltanski memoria e cronaca | Stefano Luppi

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