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Il festival che si terrà da Base Milano, a cura di Alessia Glaviano e Francesca Marani, quest’anno ha come tema la contraddizione della sovraesposizione di immagini
- Chiara Massimello
- 15 novembre 2022
- 00’minuti di lettura


Un particolare di «The Blind Gaze» (2021) di Aida Muluneh
Alfredo Jaar contro il sonno della ragione a PhotoVogue
Il festival che si terrà da Base Milano, a cura di Alessia Glaviano e Francesca Marani, quest’anno ha come tema la contraddizione della sovraesposizione di immagini
- Chiara Massimello
- 15 novembre 2022
- 00’minuti di lettura
Chiara Massimello
Leggi i suoi articoliIl 16 novembre a Base Milano si terrà un incontro con Alfredo Jaar (1956), artista e intellettuale cileno che con la sua arte cerca di opporsi al «sonno della ragione»: politica, impegno, denuncia e desiderio di un ritorno al pensiero e all’importanza di avere una propria opinione.
«Che cosa direbbe Susan Sontag?» è il titolo della settima edizione del PhotoVogue Festival (Base Milano, 17-20 novembre), a cura di Alessia Glaviano e Francesca Marani, sul tema della contraddizione della sovraesposizione di immagini, con il coinvolgimento di artisti di tutto il mondo. «Vorremmo provocare un dibattito su come l’ubiquità delle immagini modella la nostra capacità di sentire, leggere e comprendere le immagini e il mondo che ci circonda», spiega Glaviano, responsabile di «PhotoVogue» e direttrice dell’omonimo festival. E chi meglio di Jaar può affrontare questo tema e parlare degli elementi in comune tra etica ed estetica, tra riflessione e bellezza?
Tra le rassegne: «Regarding the Pain of Others» presenta attraverso la parola scritta eventi devastanti della storia recente che conosciamo per lo più grazie agli scatti che li hanno documentati, un invito a una riflessione attiva e responsabile. «Face Forward: Redefining the Vogue Cover» mostra alcune delle copertine più potenti della rivista a livello globale e la loro influenza in una visione più diversificata del mondo. «The Next Great Fashion Image Makers» nasce dalla prima open call globale di Vogue per identificare la prossima generazione di creatori di immagini di moda con 40 artisti da 24 Paesi. «Italian Panorama», dedicata all’Italia come omaggio alle origini di «PhotoVogue», espone il lavoro di 25 artisti che riflettono sulla natura multiculturale e diversificata dell’Italia.

Un particolare di «The Blind Gaze» (2021) di Aida Muluneh