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Nato nel 1985 a Parigi, dove tuttora vive e lavora, l’artista franco algerino Neïl Beloufa è cresciuto in un mondo in cui il digitale iniziava a imporsi sul reale, fino a prenderne di fatto, oggi, il possesso. È dunque un «nativo digitale» ma lo è in modo critico poiché nel suo lavoro investiga i punti nodali di questa civiltà, dalle relazioni di potere ai meccanismi di controllo tecnologico, dall’insidia del «data collection» al suo possibile collasso nella gestione di una pandemia.
Artista presente in numerose mostre internazionali (anche in Biennale a Venezia, nel 2019 e nel 2013), Beloufa è il protagonista fino al 9 gennaio, in Pirelli HangarBicocca, di «Digital Mourning» (lutto digitale), sua prima grande personale in Italia, curata da Roberta Tenconi nel programma ideato dal direttore artistico Vicente Todolí.
Ospitata nello Shed, la mostra è concepita per essere al tempo stesso una retrospettiva e il luogo di nuove produzioni: una macroinstallazione in cui le opere video realizzate dal 2007, quando esordì, in poi s’intersecano con lavori recenti, entrando a far parte di un sistema computerizzato che annulla ogni gerarchia tra le informazioni.
Prende forma così un lavoro immersivo fatto d’immagini, suoni e luci, che emula un parco divertimenti in cui però delle voci forzano il visitatore ad adottare, anche con disagio, nuovi punti di vista. Ovunque si smontano le convenzioni relative ai valori di una società in cui ogni scelta è ormai condizionata da un algoritmo, ma anche quelle relative al sistema capitalistico o alle realtà del continente africano: tutto, qui, è messo in discussione, con l’intento di creare un modello alternativo.
Nell’anfiteatro dell’Apple Store di piazza Liberty, poi, Beloufa presenta «The Moral of the Story», progetto promosso da Fondazione Henraux e composto di quattro inedite installazioni di marmo.

Neïl Beloufa, Veduta della mostra «Digital Mourning», Pirelli HangarBicocca, Milano, 2021. Cortesia Pirelli HangarBicocca. Foto Agostino Osio

Neïl Beloufa, Veduta dell’installazione «Screen Talk», 2020. Cortesia Pirelli HangarBicocca. Foto Agostino Osio

Neïl Beloufa, Veduta della mostra «Digital Mourning», Pirelli HangarBicocca, Milano, 2021. Cortesia Pirelli HangarBicocca. Foto Agostino Osio

Neïl Beloufa, Veduta della mostra «Digital Mourning», Pirelli HangarBicocca, Milano, 2021. Cortesia Pirelli HangarBicocca. Foto Agostino Osio

Neïl Beloufa, veduta dell’installazione «La morale de l’histoire», 2019/2021. Cortesia l’artista e kamel mennour, Paris/London. Cortesia Pirelli HangarBicocca. Foto Agostino Osio