
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Temi e modi del passato si confrontano con il presente negli scatti della fotografa italiana
- Francesca Petretto
- 03 agosto 2023
- 00’minuti di lettura


«Back to Camera, Blind Brazilians» (2019) di Linda Fregni Nagler. Foto Andrea Rossetti
© Linda Fregni Nagler
Nagler e il patrimonio tedesco
Temi e modi del passato si confrontano con il presente negli scatti della fotografa italiana
- Francesca Petretto
- 03 agosto 2023
- 00’minuti di lettura
Francesca Petretto
Leggi i suoi articoliLinda Fregni Nagler (Stoccolma, 1976) è un’artista, fotografa e accademica italiana il cui ambito di interesse spazia dalla teoria alla materialità dell’immagine fotografica, dalla storia della fotografia allo studio delle convenzioni iconografiche e dei cliché visivi, dall’immagine anonima e vernacolare all’appropriazione come pratica artistica contemporanea. Il Museum für Kunst und Gewerbe/MK&G ne ospita fino al 7.1.2024 la prima personale in terra tedesca, «Linda Fregni Nagler. Riorganizzare la fotografia: la messa in scena dello sguardo», quinto capitolo di una serie di mostre intitolate «Reordering Photography» in cui artiste/i e studiose/i sono invitati a confrontarsi col suo patrimonio storico.
Così la fotografa, milanese d’adozione, nota in Italia soprattutto per la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2013 con la serie intitolata «The Hidden Mother» e per la personale al MAXXI di Roma l’anno seguente, torna su uno dei suoi temi prediletti di ricerca: quello del guardare ed essere guardate in quanto donne, da sempre succubi, anche nell’arte, di strutture di potere tradizionali, corpi mercificati e/o spogliati o nascosti a seconda della prospettiva del fotografo.
Linda Fregni Nagler riattiva nella sua pratica artistica fotografie storiche, modificandole e attualizzandole al nostro tempo, trasferendo nel presente temi e modi del passato, come appunto quello della rappresentazione delle donne o di altre minoranze. Negli accostamenti di immagini della collezione, è interessata soprattutto al prestigio, agli aspetti di invisibilità e alla misteriosità dei soggetti delle immagini, come nel gruppo dei «Brasiliani ciechi» ad inizio mostra, o in quello delle donne velate peruviane con la «Tapada Limeña», spunto per riflessioni sulla società del XIX secolo.