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Dal centro storico a City Life una campagna di arte contemporanea firmata dalla Fondazione Trussardi
- Michela Moro
- 05 aprile 2024
- 00’minuti di lettura


«Leopard» (2007-23) di Paola Pivi, dalla performance «One Cup of Cappuccino then I go» (particolare)
Cortesia dell’artista e Massimo De Carlo. Foto © Hugo Glendinning
Milano, un museo a cielo aperto
Dal centro storico a City Life una campagna di arte contemporanea firmata dalla Fondazione Trussardi
- Michela Moro
- 05 aprile 2024
- 00’minuti di lettura
Michela Moro
Leggi i suoi articoliNelle ormai pluridecennali esplorazioni metropolitane, la Fondazione Trussardi ha portato visitatori in luoghi dismessi e magici della città, riscoprendo palazzi abbandonati, occupando piscine, piazze, cinema, teatri e chiese, tutti luoghi inaspettati e sorprendenti. Per l’edizione 2024 occupa idealmente, ma anche direttamente, tutta la città. Non più un luogo, ma tutti gli spazi pubblici per eccellenza: con una vastissima affissione cittadina, i manifesti di 70 artisti italiani contribuiscono a creare la più vasta campagna per l’arte contemporanea.
Dall’8 aprile 2024 e per le successive due settimane, in concomitanza con Miart, l’Art Week e la Design Week, con il progetto «Italia 70. I nuovi mostri» a cura di Massimiliano Gioni, la Fondazione Nicola Trussardi riporta l’arte nelle strade di Milano diffondendo immagini su immagini. Da Yuri Ancarani a Shafei Xia, in ordine alfabetico, è proposta una scelta tra artisti affermati ed emergenti, senza distinzione di campo d’azione. Possono lavorare con le immagini in movimento come Ancarani o essere profondamente pittori come Clemente e Manzelli, installativi come Sassolino, classici come Tomaso Binga, Giulio Paolini e Grazia Varisco, in decollo come Guglielmo Castelli e Diego Marcon, e non può mancare l’incatalogabile Cattelan: il panorama è eclettico. A ogni artista è stato chiesto di proporre un’immagine inedita o a sceglierne una speciale e rappresentativa per trasformare Milano in un museo mobile, gratuito e a cielo aperto.
La stessa operazione era già stata proposta, su scala ridotta, nel 2004 con il titolo «I Nuovi Mostri - Una Storia Italiana». Allora solo 16 artisti avevano offerto un’immagine dell’Italia attraverso il loro sguardo, con una serie di manifesti affissi sempre a Milano. Di questi quasi tutti gli artisti di allora sono inclusi nei settanta che dal centro storico a City Life, dal cimitero monumentale a Porta Romana, diventano i milanesi più guardati della città, che propongono uno stimolo, un divertimento e una riflessione sullo stato dell’arte. E anche un nuovo genere di decoro urbano.