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Marinus van Reymerswaele, «Cambiavalute e sua moglie», 1539 © Museo Nacional del Prado

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Marinus van Reymerswaele, «Cambiavalute e sua moglie», 1539 © Museo Nacional del Prado

Marinus al Prado

La monografica dell'artista fiammingo attivo nella prima metà del XVI secolo

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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«Marinus: Pintor de Reymerswale», al Museo del Prado fino al 13 giugno, è la prima mostra monografica dedicata all’artista fiammingo attivo nella prima metà del XVI secolo. Mentre molti dei suoi dipinti sono oggi noti e apprezzati, a cominciare dal celeberrimo «Cambiavalute e sua moglie», che ha avuto importanza anche in tema di storia economica (proprio partendo da quest’opera Raymond de Roover, storico fiammingo dell’economia, ha associato i cambiavalute all’attività bancaria dei Fugger, Welser, Imhof e altri grandi banchieri tedeschi del XVI secolo), la vita e il lavoro dell’artista sono stati poco studiati negli ultimi decenni.

La mostra, curata da Christine Seidel, ha riunito le cinque opere del Prado affiancandole ad altre cinque, fra cui quelle provenienti da Louvre («Gli esattori delle imposte», 1535), Ermitage («Il tesoriere municipale», 1530) e Museo delle Belle Arti di Gand («La vocazione di san Matteo», 1535), mai presentate al pubblico in Spagna, accanto a libri, stampe e monete che illustrano il contesto anche storico-economico dei dipinti dell’artista e ne spiegano prassi lavorativa e ispirazione.

Marinus van Reymerswaele, «Cambiavalute e sua moglie», 1539 © Museo Nacional del Prado

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 13 maggio 2021 | © Riproduzione riservata

Marinus al Prado | Giovanni Pellinghelli del Monticello

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