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Statuetta in clorito e calcare da Margiana © Staatliche Museen zu Berlin, Museum für Vor- und Frühgeschichte © Herlinde Koelbl

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Statuetta in clorito e calcare da Margiana © Staatliche Museen zu Berlin, Museum für Vor- und Frühgeschichte © Herlinde Koelbl

L'esotica Margiana a Berlino

Patrimonio dell'umanità, il Regno dell'Età del Bronzo in Turkmenistan è rimasto a lungo sconosciuto in Occidente

Francesca Petretto

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Margiana è il nome di una regione storica dell’attuale Turkmenistan orientale: 4mila anni fa fu culla di un’affascinante cultura dell’Età del Bronzo, contemporanea alle civiltà mesopotamiche e dell’Egitto. Fu tappa obbligata dei mercanti sulla Via della Seta e Alessandro Magno la conquistò di passaggio verso l’India, mentre due secoli dopo i Parti vi costruirono Nisa, la capitale del loro impero.

Ciononostante rimase a lungo sconosciuta al mondo occidentale, almeno fino al 1976, quando iniziarono le prime campagne di scavo, e fino alla caduta dell’Unione Sovietica: il Turkmenistan ne era la repubblica più povera ma oggi, grazie ai suoi ricchi giacimenti di petrolio e gas naturale, vive una stagione di rapida crescita e trasformazione, soprattutto nelle città.

Patrimonio dell’umanità Unesco, è al centro della mostra «Margiana. Un regno dell’età del Bronzo in Turkmenistan» nelle sale del Neues Museum di Berlino (dal 27 aprile al 7 ottobre). I reperti esposti, oltre 220 tesori che per la prima volta valicano i confini nazionali, provengono dall’antica città di Gonur Depe. Sono i corredi funebri delle tombe reali, decorate da eleganti mosaici: grandiosi carri con inserti d’oro e gemme preziose, oggetti rituali, statuette votive, vasellame in oro e argento e alcuni pezzi che testimoniano scambi con altre culture, esotici nel soggetto e nei materiali.

La mostra è arricchita dagli scatti inediti della fotografa tedesca Herlinde Koelbl, che illustrano la vastità dei paesaggi naturali e la meraviglia dei monumenti storico-archeologici di una regione mitica e misteriosa. Un accattivante ritratto sulle tracce della storia e attraverso l’occhio della moderna tecnica. La mostra è frutto della collaborazione del Neues Museum con l’Archäologisches Museum Hamburg e i Reiss-Engelhorn-Museen Mannheim, in cooperazione col Ministero della Cultura turkmeno.

Statuetta in clorito e calcare da Margiana © Staatliche Museen zu Berlin, Museum für Vor- und Frühgeschichte © Herlinde Koelbl

Francesca Petretto, 20 aprile 2018 | © Riproduzione riservata

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