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Al Mauritshuis (poi a giugno a Parigi) un interessante ma pressoché dimenticato artista del Seicento olandese, spesso confuso con Vermeer per le iniziali e i soggetti dei dipinti
- Elena Franzoia
- 14 febbraio 2023
- 00’minuti di lettura


«Donna alla finestra» (1654) di Jacobus Vrel (particolare). Vienna, Kunsthistorisches Museum
L’enigmatico J.V. è Jacobus Vrel
Al Mauritshuis (poi a giugno a Parigi) un interessante ma pressoché dimenticato artista del Seicento olandese, spesso confuso con Vermeer per le iniziali e i soggetti dei dipinti
- Elena Franzoia
- 14 febbraio 2023
- 00’minuti di lettura
Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliSono Quentin Buvelot per il Mauritshuis e Cécile Tainturier per la Fondation Custodia, Collezione Frits Lugt di Parigi a curare la mostra «Vrel, precursore di Vermeer» (16 febbraio-29 maggio), che si incarica di riscoprire questo interessante ma pressoché dimenticato artista del Seicento olandese. La tappa parigina è prevista dal 17 giugno al 17 settembre.
Spesso confuso (anche volutamente) con Vermeer grazie alle analogie tematiche e alle identiche iniziali (J.V.), Jacobus Vrel rimane tuttora un artista altamente enigmatico, anche se lo sappiamo attivo ben prima della seconda metà del Seicento e autore di circa una cinquantina di opere. Accadde addirittura che nel 1888 due dipinti tra i 13 in mostra, «Scena di strada con panificio vista dalle mura urbane», probabilmente la Waterstraat di Zwolle (Hamburger Kunsthalle) e «Anziana donna che legge», oggi in collezione privata, siano state vendute come opere di Vermeer.
Nella selezione proposta al Mauritshuis spicca per importanza «Donna alla finestra» (1654), oggi conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna e originariamente appartenente alle collezioni dell’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Austria (1614-62), in cui ritorna uno dei temi maggiormente affrontati dall’artista, che eseguiva spesso copie dei suoi stessi dipinti: una figura femminile in abito scuro e scialle bianco, in genere di spalle e seduta di fronte a una finestra o a un caminetto, ritratta in un interno domestico dalla prospettiva non sempre perfetta ma ricco di dettagli, come i vetri rotti delle finestre o piccoli cartigli che recano la firma di Vrel.
Allo scopo di conoscere meglio l’attività del pittore, in questi anni Mauritshuis, Fondation Custodia, Collezione Frits Lugt e Alte Pinakothek di Monaco (in cui si sarebbe dovuta tenere la prima tappa della mostra, poi saltata causa pandemia) hanno avviato un progetto di ricerca internazionale, che analizzando grazie alla dendrocronologia numerosi dipinti ha svelato datazioni precedenti a quanto si pensasse giungendo a ipotizzare il periodo 1635-40 per le scene di strada e gli anni immediatamente successivi per gli interni domestici.

«Donna alla finestra» (1654) di Jacobus Vrel (particolare). Vienna, Kunsthistorisches Museum