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Tappa parigina della mostra (dopo Canada e Usa) con nuovi dipinti e diversa scenografia
- Luana De Micco
- 17 giugno 2019
- 00’minuti di lettura


«Femme à sa toilette» (1875-80) di Berthe Morisot, dall'Art institute of Chicago. Per l'immagine © Art Insiìtitute of Chicago
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliDopo un tour tra il Canada e gli Stati Uniti la mostra «Berthe Morisot», arriva dal 18 giugno al 22 settembre al Musée d’Orsay, con nuovi dipinti e una diversa scenografia. Figura centrale dell’Impressionismo francese, la Morisot (1841-95) iniziò a dipingere nel 1860, affrontando gli stereotipi dell’epoca che vietavano la scuola di belle arti alle donne. Reinventò il genere del ritratto en plein air e partecipò a sette su otto manifestazioni impressioniste che si tennero tra il 1874 e il 1886 (tra gli impressionisti si ricordano solo due artiste, lei e l’americana Mary Cassatt), ma è rimasta a lungo all’ombra dei colleghi uomini, come Monet, Renoir e Degas.
Per la critica d’arte Camille Mauclair è «la figura più appassionante dell’Impressionismo». Il mondo dell’arte ha ripreso di recente a interessarsi alla sua opera dagli anni 1980-90, con lo sviluppo dei gender studies in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Francia, grazie anche alla creazione nel 1996 della Fondation Denis et Annie Rouart all’interno del Musée Marmottan-Monet di Parigi, arricchitosi di un fondo importante di opere impressioniste.
Organizzata con il canadese Musée National des Beaux-Arts del Québec, il Dallas Museum of Art e la Barnes Foundation di Filadelfia, la mostra si sofferma su figura umana e ritratto, che caratterizzano il 70% dell’opera dell’artista. Del d’Orsay sono alcuni dei suoi dipinti più noti, come «Le berceau» (1872) e «La chasse aux papillons» (1874). Dal Cleveland Museum of Art giunge «La lecture» (1873) e dall’Art Institute of Chicago «Femme à sa toilette» (1875-80).

«Femme à sa toilette» (1875-80) di Berthe Morisot, dall'Art institute of Chicago. Per l'immagine © Art Insiìtitute of Chicago