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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl 16 marzo 1955 il corpo senza vita di Nicolas de Staël veniva ritrovato in un vicolo del lungomare di Antibes: si era gettato dal balcone della sua casa atelier, a soli 41 anni. «La morte di de Staël conferisce al pittore una visibilità immediata, generando molteplici teorie per spiegare l’inspiegabile: a differenza di Vincent van Gogh, i cui tormenti psicologici erano noti, o di Jackson Pollock, morto l’anno seguente dopo una lunga dipendenza dall’alcool, niente permette di fare luce sul gesto di Nicolas de Staël. La sua morte brutale e prematura trasforma l’artista in leggenda, sulla scia dei pittori maledetti», spiega la conservatrice Charlotte Barat-Mabille che, con il critico d’arte Pierre Wat, ha curato la retrospettiva aperta nel Musée d’art moderne de Paris (Mam) fino al 21 gennaio 2024.
La mostra riunisce circa 200 opere, quadri, disegni, taccuini. L’opera di Nicolas de Staël è già stata al centro di importanti monografiche in Francia, sin dalla prima grande mostra, nel 1956, al Musée national d’art moderne che all’epoca occupava un’ala del Palais de Tokyo. Ma l’ultima retrospettiva, al Centre Pompidou, risale al 2003. La conoscenza dell’opera dell’artista si è nel frattempo arricchita grazie alla pubblicazione, nel 2016, della sua corrispondenza privata.
In un allestimento cronologico che ripercorre i 15 anni di una breve ma intensa carriera il Mam espone anche alcuni quadri e disegni inediti o visti raramente. Sono esposte anche tele importanti come il «Parc des Princes» (1952), aggiudicato da Christie’s nel 2019 per la cifra record di 20 milioni di euro, e «Les Mouettes», una delle ultime opere, del 1955.
Il pittore di origine russa (San Pietroburgo, 1914), arrivato in Francia dopo la Rivoluzione del 1917, di animo ribelle, indifferente alle mode, «è l’unico pittore della sua generazione in Francia a sentirsi a proprio agio tanto nella figurazione quanto nell’astrazione. È forse questa doppia lettura, a cui si aggiunge l’uso sensibile del colore, a spiegare la sua popolarità e influenza?», osserva Fabrice Hergott, direttore del Mam. La Fondation dell’Hermitage, a Losanna, ospiterà la mostra dal 9 febbraio al 9 giugno 2024.

«Parc des Princes» (1952), di Nicolas de Staël (particolare). Foto: Adagp Parigi | Christie's