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Una mostra in due sedi e due città: il Pac di Milano, che ospita la prima antologica istituzionale dell’artista, e il MAMbo di Bologna
- Ada Masoero
- 03 aprile 2023
- 00’minuti di lettura


Still dal video «Da Vinci» (2012) di Yuri Ancarani (particolare). Cortesia dello Studio Ancarani
L’Atlantide in Laguna di Yuri Ancarani
Una mostra in due sedi e due città: il Pac di Milano, che ospita la prima antologica istituzionale dell’artista, e il MAMbo di Bologna
- Ada Masoero
- 03 aprile 2023
- 00’minuti di lettura
È un’unica mostra, diffusa in due sedi, quella che il PAC di Milano (dal 4 aprile all’11 giugno) e il MAMbo di Bologna (fino al 7 maggio) dedicano al pluripremiato filmaker e artista visivo Yuri Ancarani (Ravenna, 1972, vive e lavora a Milano): unico anche il catalogo ma diverso il taglio dei due progetti, il primo dei quali, curato per il PAC da Diego Sileo e Iolanda Ratti, come ci spiega Ratti «è la prima antologica istituzionale dell’artista, con lavori dal 2009 ad oggi, accompagnata dalla prima vera monografia sul suo lavoro, con saggi importanti e schede di ogni suo film».
A Bologna, invece, nella Sala Ciminiere del MAMbo trasformata in un oscuro non luogo, va in scena, con la cura di Lorenzo Balbi, la mostra «Atlantide 2017-2023», intorno al film girato nell’isola di Sant’Erasmo, nella laguna di Venezia: «Un film nato senza sceneggiatura, spiega l’artista. I dialoghi sono rubati dalla vita reale e la storia si è sviluppata in divenire durante un’osservazione di circa quattro anni, seguendo la vita dei ragazzi». Al centro della vicenda, la disperazione dell’adolescenza, la decadenza di Venezia, il degrado dell’ambiente e delle relazioni umane. E, intorno, contenuti inediti attinenti al film (suo unico lavoro destinato alle sale cinematografiche), presentato nel 2021 alla Mostra del Cinema di Venezia e poi nel mondo.
A Milano, in un Pac completamente trasfigurato, sono invece esposte le sue più famose opere video («Da Vinci», «Il capo», «Piattaforma Luna», «Ricordi per moderni», «San Siro», «San Giorgio», «San Vittore», «The Challenge» e «Wipping Zombie»): «Per questa mostra, continua Iolanda Ratti, Ancarani produce un nuovo film, grazie anche ad Acacia (l’Associazione amici dell’arte contemporanea, presieduta da Gemma De Angelis Testa, Ndr), che festeggia i suoi vent’anni con questo premio produzione. Un’edizione entrerà così a far parte delle collezioni del Museo del Novecento di Milano. E durante miart una delle sue opere, “Bora” del 2015, un lavoro dalle immagini fortissime, sarà presentato in versione live, come performance».

Still dal video «Da Vinci» (2012) di Yuri Ancarani (particolare). Cortesia dello Studio Ancarani