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fu «il primo a riconoscerne le potenzialità artistiche» e l'artista realizzò quattro suoi ritratti. Al Musée de l’Orangerie esposte più di 50 opere con prestiti anche dal Museo del Novecento e dalla Pinacoteca di Brera a Milano
- Luana De Micco
- 15 settembre 2023
- 00’minuti di lettura


Particolare dell'opera «Nu couché» di Amedeo Modigliani (1917) © Pinacoteca Agnelli, Torino
In mostra l'incontro tra Modigliani e Guillaume
fu «il primo a riconoscerne le potenzialità artistiche» e l'artista realizzò quattro suoi ritratti. Al Musée de l’Orangerie esposte più di 50 opere con prestiti anche dal Museo del Novecento e dalla Pinacoteca di Brera a Milano
- Luana De Micco
- 15 settembre 2023
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl Musée de l’Orangerie presenta una mostra dedicata all’incontro di Amedeo Modigliani con il gallerista Paul Guillaume, con il quale l’artista condivise la passione per la scultura africana, e che contribuì a far conoscere nel mondo le sue opere.
«Modigliani. Un pittore e il suo mercante», dal 19 settembre al 14 febbraio 2024, a cura dalla conservatrice Cécile Girardeau, affiancata dalla curatrice Simonetta Fraquelli, riunisce poco più di 50 opere, soprattutto ritratti, con prestiti anche dal Museo del Novecento e dalla Pinacoteca di Brera a Milano e fotografie d’epoca del Musée d’Orsay.
Paul Guillaume (1891-1934) aprì la sua galleria d’arte, con opere di Picabia, de Chirico e Pierre Roy, nel 1914. Conobbe Modigliani poco dopo, grazie all’amicizia comune con lo scrittore Max Jacob, e si vantò sempre di essere stato «il primo a riconoscerne le potenzialità artistiche». Modigliani (1884-1920) arrivò a Parigi nel 1906. Nel 1909 Constantin Brâncusi lo iniziò alla scultura, ma è alla rappresentazione pittorica della figura umana che si dedicò in modo esclusivo dal 1914 fino alla morte. Tra il ’15 e il ’16, realizzò quattro ritratti del gallerista.

Particolare dell'opera «Nu couché» di Amedeo Modigliani (1917) © Pinacoteca Agnelli, Torino

«Elvire Assise» di Amedeo Modigliani (1919). Foto: Saint Louis Art Museum