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Alla Maison de l’Amérique Latine 72 immagini, di cui alcune inedite, che si concentrano sugli anni trascorsi in America meridionale
- Luana De Micco
- 19 ottobre 2022
- 00’minuti di lettura


«Femmes de Tehuantepec, Mexique», di Gisèle Freund. ©RMN | Grand Palais/ Gisèle Freund/IMEC
Il sud lontano di Gisèle Freund
Alla Maison de l’Amérique Latine 72 immagini, di cui alcune inedite, che si concentrano sugli anni trascorsi in America meridionale
- Luana De Micco
- 19 ottobre 2022
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoli«Non ho mai smesso di voler comprendere cosa c’è dietro un volto», diceva Gisèle Freund. Alla fotografa franco-tedesca (1909-2000), famosa per i ritratti di scrittori del ’900, da Jean Cocteau a Simone de Beauvoir, da Colette a Samuel Beckett, la Maison de l’Amérique Latine dedica la mostra «Gisèle Freund. Ce sud si lointain» (21 ottobre-7 gennaio), 72 immagini, di cui alcune inedite, che si concentrano sugli anni trascorsi in America Latina (dal 1941 al 1954).
Nata a Berlino da una famiglia benestante di origini ebraiche, sociologa di formazione, allieva di Adorno e Mannheim, Gisèle Freund raggiunse Parigi all’avvento del nazismo, nel 1933. Qui cominciò a frequentare gli ambienti letterari e a dedicarsi alla fotografia. Uno degli incontri fondamentali per la vita e la carriera dell’artista fu quello con Victoria Ocampo, mecenate e donna di lettere argentina, cofondatrice della rivista d’avanguardia «Sur», che accolse a Buenos Aires Gisèle Freund in fuga dalla guerra.
Da lì la fotografa viaggiò in Uruguay, Patagonia, Cile, Messico, Argentina e Brasile. Lavorò per «Life» e «Time Magazine», quindi per l’agenzia Magnum dal 1947 al ’54. In America Latina realizzò i ritratti di grandi figure del mondo culturale dell’epoca, che ritroviamo allestite a Parigi: tra gli altri, Jorge Luis Borges, Frida Kahlo e Diego Rivera, Pablo Neruda, José Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros. Ma anche fotografie di paesaggi: immortalò le lande desolate della Patagonia e le campagne dell’Uruguay, le donne di Tehuantepec e le strade e i mercati dei villaggi del Messico e dell’Ecuador.

«Femmes de Tehuantepec, Mexique», di Gisèle Freund. ©RMN | Grand Palais/ Gisèle Freund/IMEC