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Alla Berlinische Galerie la fortuna della scuola d’arte e design più famosa del Novecento
- Francesca Petretto
- 05 settembre 2019
- 00’minuti di lettura


Donna seduta sulla B3 club di Marcel Breuer con una maschera di Oskar Schlemmer
Francesca Petretto
Leggi i suoi articoli«Original Bauhaus»: l’attesa mostra del Giubileo approda finalmente in una capitale ansiosa di partecipare alle celebrazioni, 8 mesi dopo la festa di apertura alla HdK, e in attesa di poter mostrare al mondo, inaugurati i nuovi musei di Weimar e Dessau, il suo Museum für Gestaltung accanto a un rinnovato Bauhaus-Archiv.
Per questo motivo, aspettando la riapertura dei locali dello storico edificio dall’inconfondibile profilo bianco a vele e sinuose rampe al Tiergarten, l’esposizione sarà ospitata dal 6 settembre al 27 gennaio dalla vicina Berlinische Galerie, eccellenza berlinese specializzata in mostre di arte contemporanea.
Celeberrimi, ma anche meno noti oggetti originali made in Bauhaus, più di mille in tutto della collezione di casa e con prestiti speciali di musei internazionali, saranno affiancati da altrettanto celebri, più recenti remake.
Un migliaio di pezzi organizzati attorno a 14 manufatti chiave: quei 14 che tutti, più o meno, conoscono, fotografati nei manuali d’arte, in copertine di libri, nei negozi di mobili e oggetti per la casa, inflazionati in film famosi e pubblicità; 14 oggetti/prototipi che aprono altrettanti canali per riflettere sulla loro fortuna e sui misteri più o meno svelati che nascondono: per esempio, come mai la celebre teiera progettata da Marianne Brandt, concepita come prototipo per la produzione industriale in serie, è rimasta un oggetto unico, protetto dalla copia? E come ha fatto la donna seduta sulla famosa poltrona tubolare pelle/acciaio a diventare la più famosa sconosciuta del Bauhaus?
«Original Bauhaus» spiega come unicum e serie, originale e remake, siano inseparabilmente legati nella storia della scuola d’arte e design più famosa e influente del Novecento: 14 anni di vita effettiva capaci di influenzare 100 anni di produzione.

Donna seduta sulla B3 club di Marcel Breuer con una maschera di Oskar Schlemmer