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Disegni e grafiche di maestri emiliani da confrontare con i dipinti della Galleria Estense
- Stefano Luppi
- 15 febbraio 2018
- 00’minuti di lettura


Ludovico Carracci, «Flora», carta colorata, matita, gessetto, 1590-1592
I fogli pregiati dei duchi d’Este
Disegni e grafiche di maestri emiliani da confrontare con i dipinti della Galleria Estense
- Stefano Luppi
- 15 febbraio 2018
- 00’minuti di lettura
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliDal 17 febbraio al 13 maggio la Galleria Estense di Modena ospita «Da Correggio a Guercino. Capolavori su carta della collezione dei duchi d’Este», una mostra dossier che attraverso una dozzina di fogli tra disegni e grafica permette un confronto con i dipinti dei medesimi autori presenti nelle sale del museo.
Tra liberi studi d’invenzione e veri e propri disegni preparatori la scelta ha riguardato alcuni dei grandi maestri emiliani di cui sono esposte opere come l’inchiostro a penna acquarellata su carta «Diana e Endimione» di Lelio Orsi, «Eolo custode dei venti», una matita rossa di Agostino Carracci, «Flora» di Ludovico Carracci (nella foto), «Due angioletti che portano una colonna» di Guido Reni e altri fogli di Correggio, Annibale Carracci, Scarsellino e Guercino.
Il corpus di disegni e stampe della Galleria Estense, composto da 1.025 esemplari (208 le stampe), ha una storia plurisecolare. Gli 817 disegni, in particolare di autori italiani come quelli citati e anche Pordenone, Parmigianino, Barocci, rappresentano solo una parte dell’originaria raccolta ducale che alla fine del Seicento veniva considerata una delle più cospicue e prestigiose d’Italia. In particolare la raccolta viene sviluppata nel corso del Seicento: essa culmina negli anni di Alfonso IV (1658-62), quando il Palazzo Ducale ospita poco meno di tremila fogli.
Con il XVIII secolo, tuttavia, iniziano progressive traversie e dispersioni che raggiungono il punto più critico con le spoliazioni napoleoniche di fine Settecento: oltre 1.300 disegni vennero trasferiti in Francia e oggi sono custoditi nelle collezioni del Louvre.

Ludovico Carracci, «Flora», carta colorata, matita, gessetto, 1590-1592