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Come il celebre illustratore ottocentesco loro connazionale, la coppia di artisti francesi interpreta la Divina Commedia in tre sedi milanesi: alla Casa degli Artisti, da Fumagalli e da Antonini
- Ada Masoero
- 07 gennaio 2023
- 00’minuti di lettura


«Purgatoire» (2020) di Anne e Patrick Poirier (particolare). Cortesia degli artisti e della Galleria Fumagalli. © Adagp, Parigi. Foto J.C. Lett
I Poirier come Doré
Come il celebre illustratore ottocentesco loro connazionale, la coppia di artisti francesi interpreta la Divina Commedia in tre sedi milanesi: alla Casa degli Artisti, da Fumagalli e da Antonini
- Ada Masoero
- 07 gennaio 2023
- 00’minuti di lettura
Tripartita, come lo è la Divina Commedia cui è dedicata e da cui è generata, la mostra «Anne & Patrick Poirier. Hommage à Dante: Enfer, Purgatoire, Paradis», curata da Lóránd Hegyi e Angela Madesani, si dipana tra la Casa degli Artisti (dal 10 gennaio al 15 febbraio), dove va in scena la prima cantica, la Galleria Fumagalli (dall’11 gennaio al 16 aprile), dove ci s’immerge nella seconda, e la sede di Antonini Milano, in Palazzo Borromeo (dal 12 gennaio al 31 marzo), dove si ascende alla luce del Paradiso.
Innamorati dell’Italia, dove hanno vissuto tra il 1968 e il 1972, quand’erano residenti all’Académie de France in Villa Medici a Roma, e dove ritornano di frequente, i due artisti, nati nel 1941 lei, nel 1942 lui, che da oltre 50 anni lavorano in coppia riflettendo sul nostro tempo e sulla fragilità della memoria, si sono immersi nell’opera di Dante nei mesi del lockdown, vissuti nell’isolamento della loro casa in Provenza.
E da quella rilettura, segnata dallo sgomento che la pandemia ha generato in ognuno di noi, hanno saputo trarre un corpus di opere di grande forza emozionale in cui, proprio come nella Commedia, ricorrono tre linguaggi di segno differente. Così, per l’Inferno, la più «narrativa» delle tre cantiche, hanno creato una striscia disegnata, lunga 30 metri e alta 80 centimetri, una sorta di fumetto distopico in cui scorrono le vicende dei dannati, in un universo desolato fatto di soli rossi e neri.
Più «pittorico» (come nel poema dantesco) il Purgatorio, realizzato con una serie di opere indipendenti, e del tutto astratto e filosofico il Paradiso, in cui i riferimenti al testo dantesco si riverberano con naturalezza sui grandi temi del nostro tempo.

«Purgatoire» (2020) di Anne e Patrick Poirier (particolare). Cortesia degli artisti e della Galleria Fumagalli. © Adagp, Parigi. Foto J.C. Lett