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L'XI edizione de «Lo Schermo dell'Arte Film Festival»
- Laura Lombardi
- 13 novembre 2018
- 00’minuti di lettura


Un fotogramma di «Kusama-Infinity» (2018) di Heather Lenz. © Harrie Verstappen_LSDA2018
Greenaway e Brancusi sulla strada per Parigi
L'XI edizione de «Lo Schermo dell'Arte Film Festival»
- Laura Lombardi
- 13 novembre 2018
- 00’minuti di lettura

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliL’XI edizione de «Lo schermo dell’arte Film Festival», dal 14 al 18 novembre, tra Cinema La Compagnia, Palazzo Medici Riccardi, Palazzo Strozzi Le Murate Progetti Arte Contemporanea e Cango Cantieri Goldonetta, conferma la specificità di indirizzo e di articolazione che il festival, creato e diretto da Silvia Lucchesi, va assumendo anche grazie al sempre maggior coinvolgimento di partner internazionali e a nuove collaborazioni istituzionali.
Ospite d’onore di questa edizione è Peter Greenaway, che presenta il progetto del suo prossimo film «Walking to Paris», racconto del viaggio che, tra il 1903 e il 1904, il ventisettenne Constantin Brancusi intraprese a piedi dalla Romania, per raggiungere Parigi.
Tra gli artisti invitati Barbara Visser, Gabrielle Brady, Diego Marcon, Jordi Colomer, la regista Lisa Immordino Vreeland, la curatrice Sarah Perks, il produttore Yorgos Tsourgiannis, il collettivo Zapruder; il «Focus» di quest’anno è dedicato al lavoro di Rä di Martino. Infine i due progetti di formazione «Visio», giunto alla VII edizione a cura di Leonardo Bigazzi, che confluirà nella mostra «European Identities. New Geographies in Artists’ Film and Video», dedicata alla scena emergente di artisti che lavorano con il video e il cinema, e «Feature Expanded», progetto di formazione diretto da Sarah Perks e dallo stesso Bigazzi.
Notevole la soddisfazione per il successo di film che lo «Schermo» ha contribuito a produrre, come «Island of the Hungry Ghosts» (2018) dell’australiana Gabrielle Brady, vincitore al Tribeca Film Festival, che figura tra le anteprime italiane del festival insieme al lungometraggio «Kusama-Infinity» (2018) di Heather Lenz, dedicato alla novantenne artista giapponese Yayoi Kusama.

Un fotogramma di «Kusama-Infinity» (2018) di Heather Lenz. © Harrie Verstappen_LSDA2018