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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliLa cittadina romagnola, soprattutto grazie al Premio Faenza, concorso della ceramica d’arte contemporanea istituito nel 1938, divenne la porta attraverso la quale arrivò in Italia la «moda» della ceramica giapponese. Svariati vincitori del premio arrivavano proprio da quella nazione.
Tutto ciò ha fatto sì che oggi il Museo internazionale delle ceramiche in Faenza (Mic) detenga una vasta raccolta di ceramica moderna giapponese. Sino al 27 novembre il museo ospita «Made in Japan. La scultura ceramica giapponese del XX secolo nelle collezioni del Mic», a cura di Claudia Casali. Sono esposti un centinaio di pezzi cui fanno da corona dieci stampe ottocentesche.