
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Al Victoria & Albert Museum l’ultimo capitolo della trilogia espositiva dedicata al maestro rinascimentale
- Elena Franzoia
- 09 febbraio 2023
- 00’minuti di lettura


«Compianto sul Cristo morto», di Donatello. © Victoria and Albert Museum, London
Donatello seduce e commuove gli inglesi
Al Victoria & Albert Museum l’ultimo capitolo della trilogia espositiva dedicata al maestro rinascimentale
- Elena Franzoia
- 09 febbraio 2023
- 00’minuti di lettura
Elena Franzoia
Leggi i suoi articoli«Donatello: Sculpting the Renaissance» (Victoria and Albert Museum, 11 febbraio-11 giugno) costituisce l’ultimo capitolo della trilogia espositiva dedicata al maestro rinascimentale nata dalla sinergia tra il museo inglese, i fiorentini Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello e i Staatliche Museen zu Berlin.
Curato da Peta Motture con Whitney Kerr-Lewis, il progetto londinese presenta circa 130 opere, dando ovviamente risalto ai molti capolavori di Donatello e allievi presenti nelle collezioni di scultura rinascimentale del V&A, tra le più vaste fuori Italia, e alle copie conservate alla Weston Cast Court. «Riunendo opere mai viste prima nel Regno Unito», afferma la curatrice, «la mostra offre un’occasione unica di apprezzare e, per chi ha meno familiarità con il suo lavoro, scoprire il multiforme talento di Donatello e la sua profonda influenza sull’arte successiva». Sei le sezioni espositive.
«Gli esordi fiorentini» focalizza la formazione dell’artista, dalle prime esperienze di orafo presso Ghiberti alla collaborazione con Michelozzo testimoniata dagli spiritelli per il pulpito del Duomo di Prato.
«Tradizione e innovazione» indaga la creazione di una nuova visione dell’arte fortemente debitrice dell’Antico, con il recupero del ritratto e la struggente intimità conferita al tema della Vergine col Bambino testimoniata dalle Madonne Chellini del V&A, Piot del Louvre e dell’Umiltà del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Grande rilevanza viene attribuita al rilievo dell’Ascensione conservato al V&A, scelto per documentare l’invenzione dello stiacciato e l’uso della prospettiva brunelleschiana.
«Bronzi: Sacri e Profani» indaga la maestria raggiunta da Donatello nell’uso di questo costoso materiale e i rapporti intessuti con committenti pubblici e privati, di cui è prova magistrale l’Amore-Attis del Bargello. Il decennale soggiorno veneto dell’artista è al centro di «Padova e il Nord Italia», mentre «Devozione ed emozione» si concentra sul tema della Passione.
Appositamente realizzata per la mostra inglese, anche in seguito a recenti studi, la sezione finale «Omaggio a Donatello» mette in luce eredità e imitazioni, dal David di Casa Martelli oggi al Bargello al novecentesco «falso» della Madonna col Bambino realizzato da Alceo Dossena (Detroit Institute of Arts), addentrandosi nella mutevole attribuzione delle stesse opere acquisite nel corso del tempo come autografe dal V&A.

«Compianto sul Cristo morto», di Donatello. © Victoria and Albert Museum, London