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Jean Clemmer, «Le Clown», 1962. © Jean Clemmer /Hélène Clemmer

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Jean Clemmer, «Le Clown», 1962. © Jean Clemmer /Hélène Clemmer

Dalí-Clemmer, un incontro surreale

Inediti scatti daliniani del fotografo svizzero in mostra alla Galleria Sozzani di Milano

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Documento del dialogo di due menti geniali e visionarie, la mostra «Salvador Dalí, Jean Clemmer, un incontro, un’opera», presentata dalla Fondazione Sozzani fino al 9 settembre, esibisce cinquanta scatti inediti del fotografo svizzero Jean Clemmer (1926-2001).

Alcuni furono realizzati nel 1962 nella casa di Dalí a Port Lligat, dove i due misero in scena onirici tableaux vivants, i cui protagonisti erano un Dalí-Ermete Trismegisto e una giovane modella; altri nel 1970, quando l’artista chiese al fotografo di rappresentarlo come un’apparizione medianica, facendo affiorare il suo volto da nudi femminili (Clemmer ne trasse il primo ciclo delle «Métamorphoses»).

Fu il fotografo a presentare Dalí al regista Claude Joudioux, che girò a Parigi il cortometraggio «Le Divin Dalí». Perduta la pellicola in un incendio, le foto di scena (in mostra) sono l’unico documento rimasto.

Jean Clemmer, «Le Clown», 1962. © Jean Clemmer /Hélène Clemmer

Ada Masoero, 30 luglio 2018 | © Riproduzione riservata

Dalí-Clemmer, un incontro surreale | Ada Masoero

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