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Com’era Torino nell’800 e ’900

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Jenny Dogliani

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Coperta da un cangiante manto di neve, attraversata da cavalli e carrozze, illuminata da un tiepido sole autunnale: la Torino dell’Otto e Novecento rivive nella collettiva esposta nella Galleria Aversa fino a dicembre (escluse le opere vendute visibili sino al 5 novembre). Tra le trenta opere esposte, per la maggior parte dipinti, non mancano alcune sculture come «I contadini» di Leonardo Bistolfi, una coppia di figure in cui l’impostazione veristica sfuma verso un taglio decisamente più moderno, e un piccolo bronzo con medesimo soggetto di Francesco Messina.

Per quanto riguarda i lavori pittorici invece, si passa dalle atmosfere simboliste e crepuscolari di un raffinato acquarello di Marco Calderini, raffigurante i Giardini Reali, a uno scorcio dello stesso luogo rappresentato con malinconico verismo da Lorenzo Delleani, da un’eterea e quasi surreale «Superga sotto la neve» di Cesare Maggi alle impulsive pennellate di Luigi Spazzapan che fissano sulla tela lo scorrere del canale Michelotti. E poi, ancora, paesaggi sabaudi ed esotiche vedute di Giuseppe Canella, Carlo Bossoli, Giovanni Lomi e molti altri.

Jenny Dogliani, 03 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

Com’era Torino nell’800 e ’900 | Jenny Dogliani

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