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Giulia Grimaldi
Leggi i suoi articoliA Singapore nasce un nuovo spazio culturale: il 19 novembre è stato inaugurato al Tanjong Pagar Distripark il Padimai Art & Tech Studio, che fino al 31 marzo 2026 presenta «Your view matter» (2022-25), l’opera d’arte digitale di Olafur Eliasson. Il Padimai Art & Tech Studio è stato fondato da Vignesh Sundaresan, noto come Metakovan, l’architetto blockchain e collezionista che nel 2021 ha battuto ogni record acquistando per oltre 69 milioni di dollari «Everydays: The First 5000 Days» di Beeple, contribuendo a portare Nft e arte digitale al centro del dibattito globale.
Lo studio si configura come un’entità museale indipendente, dedicata a sperimentazioni, residenze, commissioni e mostre che esplorano il rapporto tra pratiche artistiche e nuove tecnologie. L’obiettivo è creare un luogo fisico che sia al tempo stesso uno spazio intellettuale, dove artisti, tecnologi e pensatori possano riunirsi per immaginare nuove modalità di creazione, collaborazione e conservazione culturale. Concepito come un’entità decentralizzata, Padimai mira a costruire infrastrutture che permettano agli artisti di operare con libertà. Tra queste, un archivio in continua evoluzione basato su blockchain che traccia e preserva gli incontri artistici come parte di un patrimonio digitale condiviso. La visione di Sundaresan parte dall’unione tra arte e tecnologia per plasmare il futuro e dare forma a nuove forme di immaginazione collettiva.
Che cosa possiamo aspettarci da questo nuovo e ambizioso spazio, ce lo spiega lo stesso Vignesh Sundaresan: «Padimai Art & Tech Studio è stato creato per esplorare che cosa significhi costruire infrastrutture culturali nell’era digitale. Non infrastrutture come edifici o mercati, ma sistemi più profondi che permettano all’arte, alla memoria e alla conoscenza di durare nel tempo. Negli ultimi dieci anni la tecnologia ha modellato la cultura a una velocità straordinaria. Gran parte della nostra vita digitale si svolge all’interno di piattaforme aziendali, basate su formati proprietari, sistemi chiusi e modelli estrattivi. Padimai è un tentativo di immaginare un approccio diverso: uno in cui la tecnologia rafforza la cultura, invece di consumarla. È concepito come uno studio sperimentale, uno spazio in cui artisti e tecnologi possono esplorare idee che non si adattano ai quadri commerciali o istituzionali. Con il tempo, i visitatori incontreranno non solo mostre, ma anche ricerche sulla cultura digitale a lungo termine. Ciò include progetti dedicati alla conservazione, alla paternità e all’etica della memoria digitale: questioni sempre più urgenti man mano che la nostra vita culturale migra verso sistemi di proprietà aziendale. Attraverso altre iniziative, come la Fondazione Onemai e Metarium, esploriamo come opere digitali, archivi e conoscenza possano sopravvivere indipendentemente da tali sistemi. Soprattutto, Padimai vuole essere un luogo di co-apprendimento. È stato creato per un autentico scambio tra artisti, tecnologi e pubblico: per persone che vogliono riflettere insieme su come la cultura viene creata, preservata e sostenuta in un mondo digitalizzato, guidate da curiosità, attenzione e dalla convinzione che gli strumenti tecnologici possano sostenere l’infrastruttura culturale se modellati con intenzionalità».
La mostra «Your view matter», la prima opera in realtà virtuale di Olafur Eliasson, indica con chiarezza la direzione del Padimai: «Utilizza la realtà virtuale non solo per l’immersione, ma per esplorare come ci orientiamo nello spazio digitale e fisico, come la percezione modella l’esperienza e come si forma la memoria», aggiunge Sundaresan. All’interno dell’installazione, articolata in sei ambienti virtuali modellati sui cinque solidi platonici e su una sfera, motivi moiré animati pulsano e mutano in risposta al movimento dei visitatori, accompagnati da una colonna sonora minimalista composta dall’artista. Ogni esperienza genera un file di dati unico che registra la traiettoria e la prospettiva del partecipante. Questi file vengono conservati in un archivio blockchain ideato da Sundaresan: un sistema decentralizzato e fisicamente accessibile capace di «riprodurre, riavvolgere o mandare avanti» ogni visita registrata, mantenendo lo stato digitale dell’opera fedele all’unicità del momento che l’ha generata. La mostra diventa così un archivio digitale in continua espansione.
Una veduta dell’installazione «Your view matter», 2022-25, di Olafur Eliasson al Tanjong Pagar Distripark il Padimai Art & Tech Studio di Singapore