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Una veduta della mostra «Io sono quello che ho donato» al Museo del Tessuto di Prato

Photo: Andrea Gargalli

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Una veduta della mostra «Io sono quello che ho donato» al Museo del Tessuto di Prato

Photo: Andrea Gargalli

Al Museo del Tessuto di Prato un omaggio al collezionista Loriano Bertini

Nel cinquantenario della sua fondazione, l’istituzione gli ha intitolato la sala dedicata all’esposizione del suo patrimonio storico

A Loriano Bertini (Prato, 1930-2019), imprenditore di mestiere, ma con un’anima da collezionista appassionato e instancabile, con sempre nuovi interessi in ambiti diversi che rispecchiavano la vitalità del suo temperamento, è dedicata la mostra, a cura di Daniela Degl’Innocenti, che si tiene dal 3 luglio al 21 settembre al Museo del Tessuto di Prato, diretto da Filippo Guarini. Il titolo «Io sono quello che ho donato» riprende un motto che Bertini amava ripetere, parafrasando la frase di Gabriele d’Annunzio, «Io ho quel che ho donato», perché la sua gioia era proprio quella di mettere insieme nuclei collezionistici, dal disegno alla scultura, dalle maioliche ai tessuti e ai libri di artista,  per poi condividerli, tramite donazioni, come quelle al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, al Museo di Palazzo Davanzati, al Museo del Bargello, al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e al Museo della ceramica di Montelupo. Proprio quest’ultimo ha prestato per la mostra pratese un orciolo, una scodella, una crespina e un orcio, tutti di manifattura montelupina realizzati tra Cinquecento e Seicento, parte del primo nucleo della collezione di Bertini risalente agli anni Sessanta.

Vi è poi, grazie alla collaborazione del Museo del Tessuto con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (diretta da Elisabetta Sciarra, col coordinamento scientifico degli eventi di Simona Mammana), la sezione dedicata ai 22 libri d’artista, di vari periodi del ’900, dal Futurismo a Lucio Fontana (un «Concetto spaziale» del 1966), Capogrossi, Isgrò (il «Cristo cancellatore del 1968), passando per Picasso, Matisse (un’edizione di «Jazz», 1947), una «Boîte» di Duchamp, Miró, Dalí e altri. Alla Biblioteca Nazionale si trova infatti conservata una raccolta di rilevanza internazionale di rare edizioni d’arte e libri illustrati da grandi artisti del XX secolo: circa 4.500 esemplari, collezionati da Bertini dall’inizio degli anni Settanta e acquisiti nel Duemila dall’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Tra gli interessi di Bertini vi era quello per i tessuti e da qui ha infatti origine la creazione del Museo del tessuto, nel 1975, grazie alla donazione di 612 frammenti di velluti italiani dal Quattro al Settecento: tessuti figurati con soggetti liturgici, ricami, tessuti di produzione ottomana del Cinque-Seicento, e poi ancora damaschi, broccatelli e lampassi. Per celebrare il cinquantenario della fondazione, il museo ha intitolato a Loriano Bertini la sala dedicata all’esposizione del suo patrimonio storico, da ora nominata «Sala dei Tessuti Antichi Loriano Bertini», a memoria della sua grande generosità e dell’acutezza delle sue visioni. I tessuti scelti per la mostra sono frammenti di vari formati; si va da velluti fiorentini di fine Quattrocento a quelli genovesi del Seicento, ma anche lampassi, come quello forse veneziano, o francese, degli inizi del Settecento, e broccatelli.  Troviamo anche due preziosi libri con le pagine realizzate in tessuto jacquard in finissimo filato di seta: il libro di preghiere tessuto da J. A. Henry, presentato per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 (vincitore del Gran Prix) e il libro «La Marseillaise», con la partitura musicale dell’inno francese realizzata dalla ditta lionese Chatel & Tassinari. Il catalogo a cura di David Speranzi, edito da Polistampa, è stato realizzato dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze ed è disponibile gratuitamente al pubblico in formato digitale alla pagina web.

Velluto Italia, XVII secolo, primo quarto, Museo del Tessuto, Donazione Bertini

Emilio Isgrò, «Il cristo cancellatore», 1968. Su concessione del Ministero della Cultura-Biblioteca nazionale centrale di Firenze

Laura Lombardi, 03 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

Al Museo del Tessuto di Prato un omaggio al collezionista Loriano Bertini | Laura Lombardi

Al Museo del Tessuto di Prato un omaggio al collezionista Loriano Bertini | Laura Lombardi