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«Madonna del pesce» di Raffaello (particolare), Madrid, Museo del Prado

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«Madonna del pesce» di Raffaello (particolare), Madrid, Museo del Prado

A Capodimonte Raffaello è ispirato da Giove

La mostra sulla presenza dei pittori spagnoli nel Rinascimento meridionale propone una riflessione su un periodo fecondo e vivace, ma poco noto

Olga Scotto di Vettimo

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«Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale», dopo essere stata allestita al Museo Nacional del Prado a Madrid, dal 9 marzo al 25 giugno giunge al Museo e Real Bosco di Capodimonte con significativi elementi di novità. Per questa occasione, inoltre, dopo 400 anni fa ritorno a Napoli la «Madonna del pesce», tavola che Raffaello eseguì per la cappella della famiglia del Doce in San Domenico Maggiore e portata a Madrid alla metà del Seicento.

«Rispetto alla mostra al Prado, sono assenti le opere dei musei americani e quelle che per la loro delicatezza non possono essere esposte a lungo, come carte e pergamene, chiariscono i curatori Riccardo Naldi e Andrea Zezza. Tuttavia sono stati dati in prestito a Capodimonte il bel manoscritto con le opere di Seneca dalla Biblioteca dei Girolamini, miniato dal maestro di Bolea, e alcune opere troppo grandi per viaggiare, come la grande pala d’altare della Cappella di Castelnuovo a Napoli con i ritratti di Ferrante I d’Aragona, Ferdinando il Cattolico e Carlo V in veste di re magi: un quadro “politico”, che serviva a rappresentare come legittima e serena la successione delle diverse dinastie, che avvenne invece in maniera assai contrastata.

Alcune novità aprono una finestra su aspetti non presenti al Prado: pensiamo al Giove Ciampolini, la colossale statua mutila di marmo, oggi al Mann, che Raffaello tenne come esempio di maestà e da cui si fece ispirare tanto per la “Madonna del Baldacchino” quanto per la “Madonna del pesce”. La statua classica è esposta proprio insieme a quest’ultima, proponendo un confronto visivo tra un capolavoro dell’antichità e uno del Rinascimento, direttamente ispirato da quello. Infine, contiamo che la visita a Capodimonte possa essere accompagnata da un itinerario per le chiese del centro storico, dove si trovano i maggiori capolavori di quell’epoca, tra cui la Cappella Caracciolo di Vivo in San Giovanni a Carbonara e la tomba di don Pedro di Toledo in San Giacomo degli Spagnoli
».

La mostra propone una riflessione su un periodo fecondo e vivace, ma poco noto, della civiltà artistica a Napoli, determinato dalla presenza nei primi trent’anni del secolo di artisti spagnoli come Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloé, Pedro Machuca e Alonso Berruguete, dal rapporto di stretta reciprocità tra pittura e scultura e dall’elaborazione di innovative e autonome soluzioni espressive da parte della scuola locale, presente in mostra con Andrea Sabatini da Salerno, Marco Cardisco, Giovanni da Nola e Girolamo Santacroce.

«Madonna del pesce» di Raffaello (particolare), Madrid, Museo del Prado

Olga Scotto di Vettimo, 07 marzo 2023 | © Riproduzione riservata

A Capodimonte Raffaello è ispirato da Giove | Olga Scotto di Vettimo

A Capodimonte Raffaello è ispirato da Giove | Olga Scotto di Vettimo