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Chiara Caterina Ortelli
Leggi i suoi articoliDal 24 ottobre al 15 febbraio 2026, la Alte Nationalgalerie di Berlino presenta per la prima volta la collezione Scharf, una delle più importanti raccolte private tedesche. Un’occasione rara per avvicinarsi a una raccolta che attraversa due secoli di storia dell’arte, da Goya alla pittura contemporanea.
La mostra «The Scharf Collection. Goya, Monet, Cézanne, Bonnard, Grosse» riunisce circa 150 opere e propone un percorso che lega il Realismo ottocentesco alle sperimentazioni più recente, per esempio, opere di Katharina Grosse (1961), artista tedesca che travolge lo spazio con le sue installazioni immersive monumentali in cui colori intensi si espandono su pareti, soffitti, oggetti e persino su edifici e paesaggi interi. Accanto a capolavori di Renoir, Bonnard, Degas e Monet, è esposta una selezione di stampe di Toulouse-Lautrec, che sono state interamente conservate nella collezione.
La mostra è anche un viaggio nella storia di una famiglia di collezionisti. La collezione Scharf nasce infatti come erede diretta della raccolta di Otto Gerstenberg (1848-1935), fondatore e direttore generale della compagnia assicurativa Victoria-Versicherung Berlin, ma soprattutto uno dei protagonisti più importante del collezionismo berlinese, a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
La collezione fu decimata durante la Seconda guerra mondiale, ma la figlia Margarethe riuscì a salvarne gran parte. Nel 1961 la collezione passò ai nipoti di Otto Gerstenberg, Walther e Dieter Scharf, che integrarono le opere nelle loro collezioni personali. Negli anni successivi, Walther e Dieter svilupparono due percorsi paralleli: il primo, insieme alla moglie Eve e al figlio René, consolidò il focus sull’arte francese acquistando Monet, Cézanne, Bonnard, Matisse e Picasso; il secondo si rivolse invece al Surrealismo, oggi visibile nella collezione Scharf-Gerstenberg nel quartiere berlinese Charlottenburg.
L’attuale generazione, oggi rappresentata da René Scharf e dalla moglie Christiane, guarda con attenzione alla ricerca contemporanea. Artisti come Sam Francis, Sean Scully, Daniel Richter e Katharina Grosse testimoniano la volontà di proiettare la tradizione di famiglia nel presente. Non si tratta dunque solo di una rassegna di grandi nomi, ma di un racconto sulla continuità e sulla trasformazione del collezionismo privato in Germania. La mostra berlinese è organizzata in collaborazione con il Kunstpalast di Düsseldorf, che la ospiterà dal 12 marzo al 9 agosto 2026.
Pierre Bonnard, «Vaso con fiori», 1933. © The Scharf Collection, Ruland Photodesign
Edgar Degas, «Nudo che si pettina», 1886-90, Kohlezeichnung. © The Scharf Collection. Photo: Klaus Ruland Photography