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È nata la pubblicità

Carla Cerutti

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La pubblicità e i suoi media sono parte inscindibile della nostra vita e la mostra «Pubblicità. La nascita della comunicazione moderna 1890-1957», aperta fino al 10 dicembre nella Fondazione Magnani Rocca, ne ripercorre la storia.

A questo scopo, Dario Cimorelli, direttore editoriale di Silvana Editoriale (che pubblica il catalogo della mostra), e Stefano Roffi hanno selezionato 200 opere, dalla fine dell’Ottocento all’era di Carosello, tra bozzetti, manifesti, locandine, dépliant, targhe in latta e packaging delle confezioni, provenienti dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Csac) dell’Università di Parma, dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, della Civica Raccolta delle Stampe «Achille Bertarelli» del Comune di Milano e dalla Collezione Alessandro Bellenda - Galleria L’Image di Alassio.

La mostra è divisa in quattro sezioni dedicate ai primi illustratori, al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario, a tutti gli strumenti di promozione pubblicitaria che si sono sviluppati nel tempo e ai nuovi strumenti di comunicazione che si affacciano dal 1920 in poi, la radio prima e poi la televisione fino al giorno in cui nacque Carosello, appunto il 1957. Un’occasione per ripercorrere anche la storia del nostro Paese attraverso la creatività di maestri come Cappiello, Dudovich, Carboni, Nizzoli e Testa.

In contemporanea, a Modena, il Museo della Figurina dedica la mostra «L’arte in tasca» a piccoli capolavori dell’Art Déco: i calendarietti tascabili, omaggi profumati realizzati tra il 1920 e il 1940 da artisti, grafici, pubblicitari e illustratori.

Carla Cerutti, 08 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

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