MATTHEW HOLMAN

La retrospettiva alla Tate Modern, censurata e rimandata per l’omicidio di George Floyd, è uno dei più potenti messaggi di giustizia sociale e razziale di un artista, «l’equivalente artistico delle argomentazioni di Hannah Arendt sulla “banalità del male”»

Un’intervista all’artista americano, che espone opere su carta al Louisiana Museum of Modern Art