Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Una squadra giovane

Laura Giuliani

Leggi i suoi articoli

Se nonostante la sua giovane età il trentanovenne Christian Greco ha alle spalle una lunga permanenza all’estero (17 anni in Olanda al Museo di Antichità di Leida), anche il team di collaboratori che il direttore ha voluto al suo fianco vanta esperienze fuori dall’Italia. Tutti giovani, dai 25 anni in su (il più «anziano» ha 52 anni), entusiasti di far parte di un progetto straordinario per non dire epocale e soddisfatti di poter mettere a frutto finalmente i tanti anni di studio

Il più giovane è Simon Connor proveniente dall’Università di Bruxelles, il disegnatore del gruppo: a lui l’incarico di rivedere l’allestimento dello Statuario e quello della sala di Epoca Tarda insieme con Federica Facchetti dell’Università di Pisa. Poi c’è Federica Ugliano in arrivo dall’Università di Milano e Trento che si occupa della preistoria e dunque del Predinastico, con il sito di Naqada a nord di Luxor che ha restituito moltissima ceramica (IV millennio a.C.).

Di Torino invece Alessia Fassone a cui è toccata l’epoca tolemaica, il tempio di Ellesija e la Sala Nubiana. Già attivi dal 2013 nel museo invece Federico Poole, proveniente dall’Università di Napoli, curatore senior, specializzato in Filologia, coordinatore e revisore di tutti i testi (didascalie comprese), impegnato nelle Sale del Nuovo Regno, ed Enrico Ferraris, già assistente all’interno del museo per l’inventariazione dei magazzini, con alle spalle un’esperienza al Grand Egyptian Museum (Gem) di Giza e poi all’Università di Pisa nel team di Marilina Betrò, curatore e responsabile dei social media. A lui spettano le sale relative al villaggio di Deir el Medina con la tomba di Kha, la galleria dei Sarcofagi, l’area tematica della Valle delle Regine e la Papiroteca.

Un taglio più archeologico contraddistingue invece il percorso di studi di Paolo Del Vesco proveniente anche lui dall’Università di Pisa con alle spalle due anni in Olanda e due in Inghilterra e vent’anni di scavi tra Italia, Siria, Egitto e Arabia Saudita; proprio per questo Greco ha affidato a lui la direzione della missione congiunta del Museo Egizio col Museo di Leida e l’Università che partirà a maggio. Sotto la sua curatela le Sale dell’Antico e Medio Regno. Infine Beppe Moiso da anni collaboratore scientifico del museo, appassionato di storia, che si è occupato delle sale dedicate alla storia e alla genesi del museo avendo avuto la fortuna di esplorare gli archivi e ricomporre la storia degli scavi e la formazione delle collezioni, contestualizzando il museo e studiando le motivazioni che hanno indotto casa Savoia a occuparsi dell’Egitto.

Laura Giuliani, 04 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

È stato presentato oggi, 8 luglio, il nuovo allestimento di due sale del Museo Egizio, tra cui la Tomba di Iti e Neferu arricchita di un’ulteriore scena dipinta, scoperta nel 2023 da un’egittologa nei depositi del Museo di Antropologia ed Etnografia, che si aggiunge allo straordinario ciclo pittorico già esposto. Riconfermato per un altro mandato il direttore Christian Greco

La vita all’interno della casa, dall’educazione al tempo libero, alla bellezza, fino ad aspetti delle professionalità più note: 134 reperti raccontano la figura femminile nell’antica città vesuviana 

A circa 600 metri sul livello del mare, 6mila anni di storia in oltre 2mila reperti abitano 18mila metri quadrati di spazi espositivi: è il Megamuseo di Saint-Martin de-Corléans

Continua l’operazione di svelamento dei depositi del Museo Archeologico Nazionale che si appresta a riallestire la sezione navale entro l’anno

Una squadra giovane | Laura Giuliani

Una squadra giovane | Laura Giuliani