Redazione GdA
Leggi i suoi articoliMarianne Wild, titolare dell’omonima galleria di Ripa Teatina e Zurigo, si tramuta in impresaria per una riunione di pugilato: questo il tema di una collettiva, «Incontro tra arte e boxe» aperta dal 9 luglio al 20 luglio, e da lei organizzata presso la Torre di Porta Gabella.
I «match» sono sei, e accoppiano ciascuno un artista affermato e un giovane da lui stesso scelto, con opere sul tema della «nobile arte».
Nicola Maria Martino e la sua pittura visionaria e neometafisica sono abbinati a Elay Li, Enzo Indaco, pittore, al figlio Luca, Enrico Pulsoni, che estende la sua ricerca alla scultura, a Jacopo Pannocchia, Sebastiano Guerrera, con la sua raffinata figurazione, a Gabriele Cesaretti, mentre un altro scultore, Franco Politano, si misura con Olanda Russo.
Non mancano i performer, in un abbinamento generazionale tra Angelo Pretolani ed Elena Marini.
Gli incontri, organizzati in occasione del Premio Rocky Marciano, sono «arbitrati» da Antonello Trova, curatore e autore del testo in catalogo.
Altri articoli dell'autore
Dal 2019 è direttrice esecutiva e chief curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz Mocaa) a Città del Capo
Intervista a Nicolas Ballario, divulgatore, curatore e comunicatore che ha spesso lavorato con il neo Ministro della Cultura Alessandro Giuli, per iniziare a capire che Ministero sarà
È un «San Sebastiano», opera giovanile commissionata nel 1618 dal cardinale Pietro Aldobrandini. Probabilmente, per complesse vie ereditarie, è passato da Roma a una piccola chiesa francese vicina a Versailles, dov’è attestato dal 1836
In risposta all’articolo da noi pubblicato sulle celebrazioni del Futurismo riceviamo e volentieri pubblichiamo questa rassicurante comunicazione di Gabriele Simongini, curatore della mostra voluta dal ministro Sangiuliano