Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliUna mostra celebra i duecento anni del «Viaggio in Italia»
Nel suo celebre Viaggio in Italia, Wolfgang Goethe scrisse un dettagliato resoconto della sua fuga in incognito e delle sue peregrinazioni nel Belpaese, dove tra il 1786 e il 1788 visitò il Settentrione, Firenze, Roma, Napoli e la Sicilia. L’opera, scritta anni dopo, uscì in due volumi, il primo nel 1816, esattamente due secoli fa, il secondo l’anno dopo.
A celebrare questa ricorrenza è una mostra di tre artiste donne residenti a Roma, allestita fino al 9 maggio nella sede dell’Ambasciata d’Italia, e dall’8 giugno all’11 settembre alla Casa di Goethe a Roma, che l’ha organizzata e per i cui spazi è stata concepita.
«Con Goethe in Italia», a cura di Maria Gazzetti, espone lavori di Michaela Maria Langenstein, Elisa Montessori e Claudia Peill.
La Langenstein, tedesca di Monaco, porta avanti un raffinato lavoro sulla natura, a metà tra fotografia e pittura, figura e astrazione, forma e luce. Ha realizzato veri e propri «ritratti di piante», fotogrammi in cui seleziona, studia, ricompone fiori e piante o parti di esse, foglie, petali, rami, immagini in bianco e nero che ci riportano alla Urpflanze di Goethe, la pianta primigenia che il poeta sperava di scoprire in Italia.
Elisa Montessori, genovese ma romana d’adozione, anche lei si confronta con Goethe da alcuni anni, con i suoi lavori scientifici in particolare: in mostra arrivano dipinti a olio, opere su carta e vari suoi libri d’artista con disegni ispirati ai suoi studi botanici e al Viaggio in Italia.
Claudia Peill, pure genovese, ma romana d’adozione, si esprime con un raffinato rapporto tra fotografia e pittura. Per l’occasione ha creato dei polittici di grande formato ispirati al Viaggio in Italia reinterpretato come un complesso percorso umano e artistico.
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