Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessandro Martini
Leggi i suoi articoliRiaperto lo scorso aprile completamente riallestito e raddoppiato nella sua superficie, su progetto di Isolarchitetti con Dante Ferretti, il Museo Egizio ospita dal 25 giugno al 19 luglio, in occasione di Expo/ExTo 2015 (il programma culturale di Torino parallelo all’evento milanese), due spettacoli organizzati dal Teatro Stabile di Torino. Si tratta di «Antonio e Cleopatra», scene dal dramma di William Shakespeare, e di «Akhenaton» di Agatha Christie, entrambi per la regia di Walter Malosti, direttore della Scuola dello Stabile, con gli attori neodiplomati Matteo Baiardi, Liliana Benini, Vittorio Camarota, Elena Cascino, Giulio Cavallini, Marta Cortellazzo Wiel, Gloria Cuminetti, Christian Di Filippo, Barbara Mattavelli, Camilla Nigro, Arianna Primavera, Gloria Restuccia, Marcello Nicolò Spinetta, Beatrice Vecchione, Isacco Venturini, Matilde Vigna. Entrambi gli spettacoli si terranno nel cortile del museo. In occasione delle recite, il museo propone visite a porte chiuse per scoprire i personaggi messi in scena in un percorso dedicato tra reperti, documenti e testimonianze che, dopo aver illustrato il Nuovo Regno di Akhenaton e l’Epoca tolemaica-romana di Antonio e Cleopatra, culminerà nella Galleria dei Re.
Altri articoli dell'autore
Allestita alle Corderie dell’Arsenale e in varie sedi di Venezia, la 19ma Mostra Internazionale di Architettura riunisce 300 progetti di 756 partecipanti: «Voglio una Biennale “laboratorio”, in cui formulare un pensiero nuovo»
«Abbiamo avuto la fortuna, o la visione, di arrivare in Arabia Saudita quando il terreno era ancora vergine», dice Massimo Fogliati, uno dei titolari dell’azienda, che oggi è impegnata in progetti, musei ed eventi «ad alto contenuto culturale e tecnologico», come la Biennale di Gedda
Con il numero di marzo, dopo 200 «Pagelle dei musei italiani», la nostra esperta conclude la sua «indagine sul campo» attraverso allestimenti, illuminazione, servizi, sistemi informatici, caffetterie e bookshop. A tutto ha dato un voto: anche ai fasciatoi nelle toilette
Capitale Europea della Cultura 2025, la «Manchester tedesca», distrutta dagli Alleati e ricostruita come Karl-Marx-Stadt, oggi rilegge sé stessa e il proprio passato urbano. E punta a coinvolgere «la gente» perché faccia sentire la sua voce