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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliResta storica, quaranta anni dopo, la performance «Imponderabilia» che gli allora giovanissimi Marina Abramovic e Ulay tennero nel 1977 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Ma in quella occasione il museo, dal quale oggi discende il MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna, organizzò molto altro racchiuso nella Settimana Internazionale della Performance che si tenne presso la sede in zona Fiera realizzata due anni prima da Leone Pancaldi, alla ex chiesa di Santa Lucia e in alcuni luoghi del centro storico.
Oggi il MAMbo ha deciso di ripubblicare in edizione anastatica il catalogo, dato alle stampe in prima edizione nel 1978 e da tempo esaurito. L'opera racchiude una serie di immagini ormai storiche e saggi relativi agli eventi artistici curati da un comitato scientifico composto da Francesca Alinovi, Renato Barilli, Roberto Daolio, Deanna Farneti, Marilena Pasquali, Franco Solmi, Angela Tosarelli.
Il volume racconta dunque le performance legate al corpo, alla parola, ai sensi realizzate da Marina Abramovic, Ulay, Laurie Anderson, Bonizza con Leopoldo Mastelloni, Cioni Carpi, Giuseppe Chiari, Luigi Mainolfi, Fabio Mauri, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Vettor Pisani, Fabrizio Plessi tra gli altri. Tutti ricordano la performance Abramovic/Ulay: nudi, affrontati e distanti tra loro quaranta centimetri si piazzarono sulla porta di ingresso del museo, costringendo i visitatori a oltrepassare lo stretto varco dei loro corpi.
Contemporaneamente, Franco Vaccari con l’installazione «Spazio privato in spazio pubblico» si occupò di giocare a «stravolgere e a mettere in una situazione di equilibrio instabile e precario la definizione statica e funzionale di uno spazio», come scrisse in catalogo Daolio.
La performance, a cura di Francesca Alinovi, Renato Barilli, Roberto Daolio, Marilena Pasquali, Franco Solmi, (ristampa anastatica del catalogo pubblicato da La Nuova Foglio Editore, Bologna 1978), 200 pp., 200, ill. col. e b/n, MAMbo, Bologna 2017 € 25,00

La celebre performance «Imponderabilia» che nel 1977 Marina Abramovic e Ulay tennero alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna

La copertina del catalogo
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