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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliMontecassino (Fr). Nel museo dell'abbazia dal 20 dicembre al 16 febbraio «I reliquiari degli argentieri napoletani Capozzi (1830 circa)» è il primo capitolo di una serie di mostre ideate da Edith Gabrielli, dalla scorsa estate direttore del Polo Museale del Lazio, su quanto conservato nei depositi del Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma.
La mostra fa riemergere dall’oblio due splendidi reliquiari a ostensorio realizzati tra il 1824 e il 1832 (come documenta il bollo del perito Paolo de Blasio, incaricato di comprovare la qualità e il titolo dell’argento) nella bottega dei Capozzi, famiglia specializzata in argenti e in arredi sacri, tanto celebri che fu proprio a Luigi Capozzi, la figura di maggior talento, che fu commissionato il san Vincenzo Ferreri realizzato nel 1838 per il Tesoro di San Gennaro, valutato all’epoca 3mila ducati, esposto nel 2014 al Musée Maillol di Parigi che per l’occasione lo ha fatto restaurare.
L’alta qualità di queste due opere, di pochi anni precedenti, lascia aperta l’attribuzione allo stesso Luigi. La mostra è a cura di Gabriella Musto, in collaborazione con Paolo Castellani e Antonio Potenza e con il coordinamento di Sonia Martone.

Reliquiario a ostensorio

Reliquiario a ostensorio, particolare
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