Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliRoma. C’erano il ministro Franceschini e il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette a inaugurare stamattina la mostra «L’Arma custode della memoria» al Museo Storico dell’Arma, che presenta cinque reperti inediti frutto di scavi clandestini a Paestum recentemente recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Si tratta di un ciclo di importanti frammenti di affreschi figurati di una tomba sannitico campana del IV-III secolo a.C., con un eroe lucano armato di scudo circolare e giavellotti, un cagnolino e un mulo tenuto per le briglie carico del bottino di guerra, delle figure femminili, probabilmente le donne della casa al rientro del giovane vittorioso.
Gabriel Zuchtriegel, 34enne neodirettore tedesco dell’area archeologica di Paestum, è certo che le lastre provengano da una delle centinaia di tombe dell’area e la data attorno al 300 a.C.
Con la mostra si celebra anche il ritorno al Museo Storico della prima «bandiera di guerra» dell’Arma, appena restaurata dall’Iscr.

Uno dei frammenti d'affresco ritrovati dai Carabinieri Tpc pertinenti a una tomba sannitico-campana del IV-III secolo a.C.
Altri articoli dell'autore
Tra Foro Romano e Palatino sono stati ritrovati i resti di una lussuosa dimora con una sala per banchetti a forma di grotta e uno straordinario mosaico impreziosito con conchiglie, vetri e tessere blu egizio
Si inizia con l’enigmatico scultore ateniese. Altre due monografiche saranno dedicate a Prassitele e a Skopas
Stéphane Verger nel chiostro di Michelangelo ha fatto eseguire interventi su sette teste di animali antiche (quattro di età adrianea e tre rinascimentali) e ne ha commissionata un’ottava a Elisabetta Benassi
Lo scavo condotto dalla Soprintendenza speciale di Roma ha riportato alla luce strutture in laterizio e un sontuoso apparato decorativo riconducibili a una committenza di altissimo rango, quasi sicuramente imperiale