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Dal mese di novembre Open Care Servizi per l’Arte arricchisce di una nuova offerta il settore (avviato 15 anni fa) di consulenza per l’arte, grazie alla sinergia tra il proprio Dipartimento di Art Consulting e Vasaris, società milanese di valutazioni e consulenze d’arte fondata nel 2007.
La nuova società, Open Care Art Advisory, presieduta da Liliana Cherubin e diretta da Lorenzo Bruschi, cofondatore di Vasaris, proseguirà nell’impegno, comune alle sue due componenti, della valutazione dei patrimoni artistici di istituzioni e di privati, e della consulenza nella vendita e acquisto di opere d’arte, ma presenterà alcune novità.
Lorenzo Bruschi, formazione d’architetto e da sempre appassionato collezionista, con una lunga militanza da esperto nell’assicurazione delle opere d’arte, spiega che: «Vasaris è stata fondata da me e Roeland Kollewijn per costituire un polo di riferimento per il mercato dell’arte, ambito fortemente intaccato da asimmetrie informative. Da esperto d’arte di una compagnia assicurativa, avevo visto troppe expertise compiacenti e, poiché quando si parla di opere d’arte si parla anche di asset finanziari, mi ero reso conto dell’urgenza di offrire un punto di vista terzo a istituzioni e privati. Abbiamo perciò aderito al settore Art&Antiques di Rics (Royal Institution of Chartered Surveyors), associazione di periti immobiliari inglesi fondata nell’800, che si serve di parametri internazionali rigorosi e standardizzati e i cui membri sono tenuti a osservare un rigido codice etico. Requisiti, questi, che sono ormai prassi nel settore immobiliare (non sempre, però, nell’arte) e che sono in grado di garantire i soggetti interessati, evitando loro di affidarsi a persone non qualificate».
Altra specificità di Open Care Art Advisory è quantificare il valore di quei beni privi di riferimenti di mercato come l’heritage, gli archivi privati e aziendali, gli affreschi, cioè quelle realtà che non possono essere valutate con i criteri del market value: «Il valore economico di un museo, per esempio, continua Bruschi, non può ridursi al numero dei biglietti staccati. C’è, infatti, una forte ricaduta sul territorio che va tenuta in considerazione. Il caso forse più esemplare è quello degli affreschi di pregio nei palazzi storici. Al momento di alienare l’immobile, come quantificare il valore dei dipinti murali in situ? In tal caso occorre un approccio multidisciplinare, che sappia calcolarne tutte le componenti. In quest’ambito noi siamo specializzati e questo nostro servizio rappresenta un unicum in Italia. La nuova sinergia completa così la gamma dell’offerta alla clientela».

Il team di Open Care Art Advisory: al centro, il direttore Lorenzo BruschI
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