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Giovanni Pellinghelli del Monticello
Leggi i suoi articoliParigi. L’antiquario bolognese Maurizio Nobile ha di recente acquistato il fondo di disegni inediti del «Primo Scultore di Corte» del Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, Giovanni Battista Foggini (1652-1725), già da generazioni appartenente ai conti Pandolfini di Firenze, e realizzato la pubblicazione completa nel catalogo ragionato curato dalla maggiore esperta di Foggini, Kira d’Alburquerque.
Il fondo, esposto nella galleria parigina fino al 1° giugno, si segnala sia per numero (ben 79 fogli per la massima parte autografi, documentati o di indubbia attribuzione) sia per omogeneità. La raccolta riunisce infatti schizzi preparatori e disegni, tutti trattati con vivace libertà d’invenzione e rapidità d’esecuzione, di numerose delle sculture di Foggini, mostrando appieno lo stile vibrante, fresco, immediato dell’artista mediceo, nel 1673 fra i primi allievi delle neoistituita da Cosimo III Accademia Fiorentina a Roma, da dove ritornò a Firenze nel 1676 importandovi le novità del Barocco romano. Dal 1685, ritiratosi l’architetto e scultore di corte Pier Maria Baldi, di cui era stato vicario, Foggini gli successe come «Scultore e Architetto Primario della Casa Serenissima» agendo in piena simbiosi con Cosimo III così elaborando un linguaggio artistico e stilistico autonomo che, pur sempre attento alle esperienze romane e francesi e non inferiore alla matrice romana, non solo incarnò al meglio il gusto del granduca e del figlio, il gran principe Ferdinando, ma anche rilanciò Firenze quale centro culturale e artistico propositivo di nuovi linguaggi artistici, fra cui i successivi Barocchetto e Rococo italiani.
Il nuovo proprietario ha mantenuto al Fondo Foggini la veste di rara meticolosità datagli dai Pandolfini ai primi del Novecento, in cui ciascun foglio è montato a suggerire la sembianza di un album e il catalogo originale segue un impianto cronologico e tematico delle opere così esaltandone unità stilistica ed estetica nonché valore storico e artistico. Su questa traccia nel nuovo catalogo Kira d’Alburquerque ha riviste, precisate e confermate le antiche attribuzioni alla luce dei criteri e delle conoscenze emerse negli ultimi cento anni.

Giovanni Battista Foggini, Studio per un decoro in stucco con putto e cane in una conchiglia, matita a pietra nera, penna e inchiostro bruno, mm 101x152

Giovanni Battista Foggini, Studio per il ritratto del Gran Principe Ferdinando de’ Medici in armatura (non realizzato, matita a pietra nera, penna e inchiostro bruno, mm 171x86
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