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«Dimmable Firefly Double Polyhedron Sphere Experiment» di (2020) Olafur Eliasson.

Foto Jens Ziehe Courtesy of the artist

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«Dimmable Firefly Double Polyhedron Sphere Experiment» di (2020) Olafur Eliasson.

Foto Jens Ziehe Courtesy of the artist

Note scritte di Olafur Eliasson

Una visione dell’arte che coniuga spettacolarità e impegno etico, ricerca scientifica ed emotività, innovazione tecnologica e riflessione politico-sociale

Valeria Tassinari

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Dalla metà degli anni Novanta, quando ha iniziato a esporre le sue installazioni fondate sull’analisi della percezione sensoriale e sull’interazione tra pubblico e ambiente, Olafur Eliasson si è imposto tra le personalità più interessanti della scena internazionale.

Progetti come «The Weather Project» (2003) alla Tate Modern di Londra, o l’itinerante «Ice Watch» (2014-18, varie città europee) hanno avuto milioni di visitatori, grazie a una visione dell’arte che coniuga spettacolarità e impegno etico, ricerca scientifica ed emotività, innovazione tecnologica e riflessione politico-sociale, anche grazie alla sinergia che l’artista ha saputo instaurare con il numeroso ed eterogeneo gruppo di esperti che lavorano con lui, tanto che il suo studio berlinese è ormai considerato un paradigma della ricerca interdisciplinare in campo creativo.

Il libro è una raccolta di 24 brevi saggi (inediti in Italia) che ci portano direttamente all’interno dell’universo poetico di Eliasson, in un mondo complesso e articolato che grazie a questo test diviene più nitido e trasparente. Guidati dalla narrazione semplice e diretta dell’artista, che immediatamente si pone in attitudine dialogante esordendo con un «Cari tutti», ci si avvicina alle pratiche, alle relazioni, alle modalità progettuali e operative e, soprattutto, alle sue riflessioni sul modo in cui ci relazioniamo con gli ambienti che ci circondano, subendone il condizionamento e condizionandoli.

Luce, spazio, tempo, movimento, sistemi costruttivi, cibo, meteorologia, ruolo dei collaboratori, luoghi e occasioni espositive, memorie e previsioni, interagiscono in queste pagine con un andamento fluido, che alla fine unifica le diverse testimonianze in un percorso di conoscenza che ci svela molto dell’artista e, proprio come accade con le sue opere visuali, ci rivela anche un po’ di noi stessi. 

Leggere è respirare, è divenire. Scritti di Olafur Eliasson,
A cura di Moisés Puente, traduzione di Lydia Gulick, 158 pp., ill. b/n, Christian Marinotti Edizioni, Milano 2021, € 20
 

Valeria Tassinari, 13 luglio 2022 | © Riproduzione riservata

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