Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Maraniello post Collu

Stefano Luppi

Leggi i suoi articoli

Gianfranco Maraniello, 44 anni, da dieci direttore del MAMbo-Galleria d’arte moderna di Bologna e da due anni dell’Istituzione Bologna Musei, è il nuovo direttore del Mart di Rovereto (cfr. lo scorso numero, p. 2). Entrerà in carica il prossimo primo giugno. Lo ha nominato lo scorso 26 febbraio il Consiglio d’amministrazione del museo trentino selezionandolo, attraverso la società «cacciatrice di teste» Gea, tra 128 candidature poi ridotte a tre (cfr. n. 350, feb. ’14, p. 17). Maraniello resterà alla guida del museo per cinque anni, sostituendo Cristiana Collu che è rimasta per tre anni alla guida dell’istituzione e ha deciso di lasciare lo scorso novembre (cfr. n. 348, dic. ’14, p. 4). «Le prime programmazioni museali di Maraniello, ha specificato Ilaria Vescovi, presidente del Mart, si vedranno a inizio 2016: un museo efficiente ha bisogno di programmazione, per questo abbiamo scelto di conferire un mandato che permetta al direttore di operare sul medio periodo». Spiega il vicepresidente del Mart Matteo Lunelli: «Abbiamo scelto un professionista le cui competenze sono indiscusse sia sul fronte manageriale sia su quello scientifico». Il diretto interessato al momento non entra nel merito delle future scelte: «Sono direttore dell’Istituzione Bologna Musei fino al 31 maggio, dice a «Il Giornale dell’Arte», e non mi pare giusto parlare a nome di un museo che ancora non dirigo. A Bologna c’è ancora molto da fare per programmare la prossima stagione e ho la fortuna di lavorare al fianco di un presidente come Lorenzo Sassoli de’ Bianchi che mi ha supportato in ogni fase della mia attività sotto le due torri». Maraniello, con precedenti esperienze al Palazzo delle Papesse di Siena e al Macro di Roma con Danilo Eccher, arriva a Bologna nel 2005. Nel 2006 è il curatore della Biennale di Shanghai e nel maggio 2007 inaugura il MAMbo presso cui ha realizzato mostre (Vertigo, Penone, Ontani, Williams, Zorio, Anselmo, Carrol, Day Jackson, Van Voert, Fellini, «La Grande Magia») oltre al progetto «Art City» legato ad ArteFiera, e alla valorizzazione di Giorgio Morandi attraverso esposizioni a New York, Kassel, Bruxelles, Seul. Entro maggio verrà nominato un nuovo direttore dell’Istituzione Bologna Musei e dell’area Arte Moderna e Contemporanea del Comune (il ruolo di Maraniello), che sarà in carica fino al 30 settembre 2016.

Stefano Luppi, 30 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Approfonditi in un volume vari aspetti, restauro e parco compresi, della dimora costruita nel XV secolo per la famiglia reggiana Malaguzzi, cui apparteneva Daria, madre di Ludovico Ariosto 

Il Man di Nuoro illustra come il potere simbolico e mitico delle figure arcaiche, custodite entro i confini dell’insularità, si sia rigenerato, dopo secoli, in maestri moderni come Arp, Miró e Giacometti

La facciata era nascosta da un cantiere fermo da 10 anni. Ora si sta procedendo al suo recupero, al consolidamento del convento e al restauro delle opere mobili interne

Rientra nel progetto «Into the Light» la mostra che la Reggia di Venaria dedica all’artista inglese, che dà vita alle sue installazioni a partire dal rapporto tra la luce e i luoghi che le ospitano

Maraniello post Collu | Stefano Luppi

Maraniello post Collu | Stefano Luppi