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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliLa rassegna «Ailanto. Ailanthus altissima. Mostra di Cuoghi Corsello e Dado» è in corso al Palazzo dei Musei fino all’11 giugno a cura di Fulvio Chimento
Sono presentati alcuni libri d’artista che rispondono a un parallelismo tra una pianta invasiva, l’ailanto del titolo che in Asia è considerata simbolo di trasmigrazione dell’anima dalla Terra al regno celeste, e il mondo dei writing.
L’esposizione ruota sostanzialmente intorno al libro d’artista «Ailanto (Ailanthus altissima)», realizzato da Cuoghi Corsello (Monica Cuoghi, Modena 1965, e Claudio Corsello, Bologna 1964, attivi in coppia dal 1986) in collaborazione con Alessandro Ferri, Dado appunto (Bologna, 1975): si tratta di un volume in sole due copie che è stato pensato per questo appuntamento alternando pagine grafiche al testo «L’arte come germinazione spontanea» di Fulvio Chimento.
Di Cuoghi Corsello sono inoltre esposti i «Libri magici» e i «Quaderni di Villa Genziana», libri d’artista che propongono anche disegni di altri creativi che frequentavano il duo negli anni Novanta-Duemila, al tempo di alcune occupazioni di luoghi abbandonati. Di Dado la rassegna modenese ospita inoltre i «blackbooks», quaderni d’artista di grande formato dove il writer disegna a partire dall’età di dodici anni, e l’inedito trattato Lo stile secondo Dado che verrà pubblicato tra alcuni mesi dal Dipartimento di sociologia dell’Università di Trento.
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