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Le invenzioni di Ersoch

Federico Castelli Gattinara

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Architetto, urbanista, inventore, Gioacchino Ersoch nasceva esattamente 200 anni fa e per l’occasione una mostra lo celebra fino al 20 settembre al Museo di Roma Palazzo Braschi. La sua fu una lunga ed eclettica attività, che s’intrecciò ai destini della città (ma era di origini svizzere) di cui fu al servizio dal 1848 al 1889, oltre 40 anni di storia che videro l’Urbe trasformarsi da sede della corte pontificia a capitale d’Italia. In mostra ci sono progetti e disegni che spaziano dall’architettura civile a quella funzionale, in parte inediti, insieme a strumenti di lavoro, dipinti e foto d’epoca che ricostruiscono un’età di radicali cambiamenti politici, sociali e architettonico-urbanistici. In quanto responsabile dell’Ufficio municipale di edilizia pubblica, Ersoch promosse un’architettura più adatta al nuovo ruolo di Roma, tra cui i grandiosi piani di trasformazione dei palazzi capitolini e alcuni monumenti celebrativi come quello non realizzato a Vittorio Emanuele II (nella foto il progetto), e studiò tipologie celebrative di arredo urbano, come per la passeggiata del Pincio. Ancora, opere pubbliche tra cui il Mattatoio di Testaccio, suo capolavoro e modello di razionalità ed efficienza, scuole, mercati, cimiteri e una serie di apparati effimeri per occasioni speciali come visite di Stato, cerimonie funebri, nuove ricorrenze nazionali. Alla mostra, a cura di Alessandro Cremona, Claudio Crescentini e Laura Francescangeli, si affianca una scelta di carte e disegni progettuali dell’Archivio Storico Capitolino esposti in quella sede e la prima monografia a lui dedicata, per la collana di studi e ricerche Romarchitettonica della Sovrintendenza capitolina. 

Federico Castelli Gattinara, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

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