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Le case del casato

Federico Castelli Gattinara

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Non c’è soltanto il sontuoso palazzo romano con le sue meraviglie artistiche a raccontarci dei Farnese, uno dei più antichi e influenti casati italiani che durante il Rinascimento raggiunse il massimo del potere e dello splendore. L’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi) ha organizzato per il 24 e 25 ottobre le «Giornate Farnesiane», apertura straordinaria delle loro antiche dimore sparse nella Tuscia, l’area dell’alto Lazio da cui la famiglia proviene. Si tratta di una fitta rete di palazzi e rocche oggi non di rado private, di grande bellezza e normalmente chiuse al pubblico. Le vicende dei Farnese legate alla Roma pontificia, con Paolo III, e al Ducato di Parma e Piacenza sono note, così come l’estinzione della famiglia e il trasferimento di gran parte delle collezioni a Napoli, dopo il matrimonio di Elisabetta, ultima erede, con Filippo V di Borbone, re di Spagna, nel 1714. Lo sono meno quelle relative al Ducato di Castro, istituito nel 1537 e annientato nel 1649 da papa Innocenzo X, che fece radere al suolo la città. Le rovine di Castro, quasi al confine con la Toscana, sono a una manciata di chilometri dai feudi d’origine del casato, Farnese e Ischia di Castro (è di quest’anno il volume «12 Restauri», che comprende la Rocca di Ischia, edito da Allemandi per l’Adsi), e da una vasta area che dal lago di Bolsena arriva fino alla costa, nel 1436 già in mano a Ranuccio III che della famiglia fece le fortune. L’occasione è ghiotta per visitare 14 gioielli architettonici del viterbese quasi tutti poco noti, a Bolsena, Canino, Capodimonte, Caprarola, Carbognano, Farnese, Gradoli, Ischia di Castro (nella foto), Isola Farnese, Latera, Marta, Valentano, Vasanello e Vignanello. Austere rocche addolcite e rese eleganti dagli architetti rinascimentali dei Farnese, Sangallo e Vignola, imponenti edifici spogli o sontuosamente arredati e decorati, concerti di clavicembalo e altro (www.adsi.it/adsi-lazio/), per un’iniziativa che, come per la Tonnara di Scopello in Sicilia di cui si è molto scritto questa estate, evidenzia pure l’impegno spesso gravoso dei proprietari privati dei palazzi nel mantenimento di questi tesori. 

Federico Castelli Gattinara, 21 settembre 2015 | © Riproduzione riservata

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