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Mariella Rossi
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Fino all’8 gennaio lo Spazio –1 ospita «The Kabakovs and the Avant-Gardes», una mostra dall’approccio originale dedicata a Ilya & Emilia Kabakov, la coppia di artisti contemporanei russi che saranno protagonisti nel 2017 di una retrospettiva molto attesa alla Tate Modern di Londra
Alcune loro opere sono esposte a Lugano in dialogo con importanti lavori delle avanguardie storiche della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati. Sette lavori dei Kabakov tra dipinti, la scultura «Two faces or The egg» del 2000 e l’installazione «The toilet in the corner» del 2008 sono messi a confronto con un corpus di opere pittoriche e disegni di autori russi (e non solo) del secolo scorso, come Kasimir Malevic, Vasilij Kandinskij, Natalia Goncharova, Aleksandra Ekster e Alexandr Rodcenko (cui il MASI ha recentemente dedicato una mostra).
Ispirato alla tradizione suprematista, l’allestimento curato dai Kabakov in prima persona (come già fece Giulio Paolini con la propria personale lo scorso anno), si snoda in una struttura a croce pensata per favorire una visione d’insieme. Il contrappunto tra arte moderna e contemporanea, che caratterizza anche la Collezione Olgiati, prosegue poi con i futuristi italiani, dei quali figurano lavori di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Filippo Tommaso Marinetti e Gino Severini, non mancano infine opere di Kurt Schwitters e Fernand Léger. Nel catalogo che correda la mostra è pubblicato un saggio di Robert Storr.
L’esposizione è nello Spazio -1 adiacente al LAC facente parte del circuito museale del MASI dove le opere d’arte contemporanea della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, concesse in deposito alla Città di Lugano nel 2012, sono presentate a rotazione in allestimenti temporanei.
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